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Politica

Elezioni comunali, due settimane al voto.

Elezioni comunali, due settimane al voto.
Elezioni comunali, due settimane al voto.
Olbia.it

Pubblicato il 01 May 2011 alle 21:32

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Le vacanze pasquali potrebbero aiutare la politica a smorzare i toni. Una piccola pausa per festeggiare la santa risurrezione, sebbene in un clima affatto conciliante, fa' ben sperare in una nuova primavera politica nella nostra città. Del resto se non vi fossero tutti questi attriti, per un principio dualistico, non si potrebbero neppure attendere i doni della pace e della serenità. Chissà se nel tradizionale uovo di cioccolato non si celi una sorprendente rinnovata voglia di moderazione. Sembrano passati mesi dalle minacce giunte tramite busta da lettere all'onorevole Nizzi, anni, dalla crisi in consiglio comunale che ha visto la caduta di Giovannelli. Con l'evolversi degli eventi si ha questa percezione. Una percezione talvolta distorta, conseguenza della scarsa memoria dell'uomo, del cittadino, ma dovuta anche al moltiplicarsi degli attacchi giornalieri. Olbia in termini di memoria esprime un fenotipo tutto italiano. Un esempio paradigmatico della smemoratezza nello stivale, e non solo, è emerso nei festeggiamenti per l'unità d'Italia, 150 anni di storia che molti stentano a ricordare. Nulla di nuovo, soltanto l'ennesima constatazione che il nostro è un Paese con un effettiva difficoltà mnemonica e Olbia non è da meno . Il cattivo tempo in questo week-end ha lasciato anche spazio a lunghe riflessioni e importanti interrogativi. La prima è che non risulta costruttivo, neppure per la politica, il continuo battibeccare. L'unico merito che ad esso si può da sempre riconoscere è di esser in grado di allontanare la politica dai temi e dalle istanze dei cittadini. Altra riflessione è che, a prescindere dal vincitore, la prima promessa è una nuova primavera politica. E' anche vero che la politica sulla memoria corta ci gioca, eccome. La politica, forse per natura, corre veloce, come i cittadini nella propria quotidineità, e così gli eventi in campagna elettorale si susseguono incalzanti. Nella concitazione della corsa però si rischia di incorrere in errori,di svelare troppo presto i propri assi nella manica e seppure lo scenario politico olbiese abbia creato le condizioni per una campagna elettorale dai tempi più dilatati del normale, di quanto tempo ancora potranno disporre i nostri politici? Un'arma a doppio taglio, il tempo. E' bene gestirlo con accuratezza e ponderazione. Per esempio in una campagna elettorale che si rispetti non mancano mai colpi di scena, momenti che hanno un grosso impatto sull'elettore, ma assistiamo oggi, la campagna atipica ne è forse responsabile, a un nuovo fenomeno. Pare infatti che i candidati abbiano fatto proprio il detto "repetitia iuvant" (le cose ripetute aiutano). Ora, tralasciando il latino che, in altri termini, ha fatto discutere, le liste vengono nuovamente presentate, gli slogan ripetuti allo svilimento, le dichiarazioni pure. Quasi come si volesse sopperire a questa mancanza di memoria, ma nel contempo si dovesse fare i conti con il non avere molto altro da dire. Insomma, non ci è giunta ancora notizia di qualche straordinario colpo di scena. Il sistema quindi risponde a una logica pubblicitaria o a una reale necessità di fare chiarezza? Ciò che si può effettivamente constatare è che il conto alla rovescia è in atto, e ogni ora che passa diviene sempre più delicata e fondamentale. L'elettore il 15 e il 16 Maggio dentro la cabina cosa avrà ben chiaro? Pare evidente che cruciali saranno le ultime dichiarazioni, tutto sommato è difficile credere che gli Olbiesi possano dimenticarsi anni di storia della propria città, se non altro perchè si tratta comunque di anni della loro vita.