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Commissioni che non lavorano: botta e risposta in Consiglio comunale

Minoranza: nessun atto strutturale, tutto a colpi di esecutivo

Commissioni che non lavorano: botta e risposta in Consiglio comunale
Commissioni che non lavorano: botta e risposta in Consiglio comunale
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 May 2021 alle 06:00

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Olbia. Commissioni che non lavorano e dunque un'amministrazione che non produce atti strutturali, ma che va avanti a colpi di esecutivo senza mai coinvolgere i consiglieri comunali. Questo è stato il tema più caldo e discusso del consiglio comunale celebratosi ieri, 12 maggio 2021, nell'aula di Corso Umberto. Una bagarre scatenata da un intervento, piccatissimo, firmato dalla consilgiera di minoranza Ivana Russu. Galeotto fu il regolmento dedicato ai writers, passato recentemente in Commissione Cultura: una delle poche che ha sempre lavorato, ha sottolineato la conisgliera della Coalizione Civica. All'interno della Commissione cultura, per uno strano gioco del destino, vi siedono Vanni Sanna (che pur essendo nel gruppo misto è dato come candidato "nizziano") e Tiziana Biscu (che da esponente della maggioranza è passata all'opposizione). Nella riunione per il regolamento writers Sanna non si presenta e così si manifesta una situazione particolare: Biscu e Russu propongono dei miglioramenti e il confronto tra i consiglieri rimane cordiale e fattivo. Il problema sta nella votazione: non si può votare a colpi di maggioranza perché la maggioranza non c'è. Russu riferisce in aula dell'annullamento della commissione ed esterna tutto il suo rammarico politico. "A pensar male spesso ci si azzecca qua dentro, sarà una mia supposizione. La mano l'abbiamo sempre tesa - ha detto Russu -. Questa è l'unica commissione che ha sempre funzionato, ci sono commissioni che non si riuniscono da anni. Sapete cosa significa? Che non abbiamo lavorato, che andate avanti a colpi di esecutivo, significa che non facciamo atti strutturali. Abbiamo fatto solo atti e delibere di giunta. Quest'atto non mi è piaciuto, questo è stato l'ennesimo atto di forza. Questo regolamento sarebbe passato e migliorato". Pronta la replica di Mura: "La commissione è strutturata in modo che siano corresponsabili sia del buon funzionamento e del cattivo funzionamento. Quando due divorziano non è colpa di uno solo. Non si ride su queste, siamo molto molto seri. In questo consiglio non sono arrivate proposte senza che siano passate dalle Commissioni". Alle critiche mosse da Ivana Russu replica anche la presidente della Commissione Cultura, Simonetta Padre: "Son sempre stati ascoltati tutti i punti di vista, avremmo potuto tranquillamente votarlo. Se la commissione è un piccolo consiglio comunale, mi sembra anche giusto che noi siamo la maggioranza e voi l'opposizione. E' giusto che si ribadisca l'ordine in una commissione, mi sembra una cosa normale e naturale". La presidente Padre ha ribadito che il regolamento tornerà in Commissione e che la consigliera Biscu, se avrà piacere, potrà partecipare. Il tema delle commissioni che non lavorano è stato sollevato, prima del Consiglio comunale, da Amedeo Bacciu e Davide Bacciu, membri della Commissione Lavori Pubblici che si sono rifiutati a partecipare a una riunione convocata per la concessione di una cabina elettrica a servizio di una colonnina per ricaricare le auto elettriche.  "Vogliamo ricordare che la Commissione negli ultimi cinque anni si è riunita si e nò una decina di volte, alternando 3 presidenti e vari commissari, senza che ognuno di essi sia mai riuscito ad avviare un lavoro continuo e perspicuo, avvilendo di fatto l’importanza e la funzione della II Commissione del Comune di Olbia. Allora ci chiediamo perché coinvolgerci in un tema così “accessorio” come questo, mentre durante questi cinque anni, sebbene la Commissione ne avesse competenza in merito, non siamo stati mai convolti su temi importanti per lo sviluppo della città; vedi caso ZTL, Limite dei 30km/h, piste ciclabili, mobilità sostenibile e lavori pubblici in genere. Non discutiamo della bontà delle tematiche, ma piuttosto ancora una volta del metodo. Visto i risultati disastrosi ormai evidenti da tutti i cittadini, avremo senza dubbio potuto dare il nostro contributo e dei correttivi appropriati, invece ci troviamo a parlare di centinaia debiti fuori bilancio per il Tema ZTL (ancora una volta), interventi riqualificazione urbana che di green hanno ben poco, piste ciclabili inutilizzate, e un'immissione del limite di 30km/h in tutta la città con l’intento di mascherarsi da grande città d’Europa, quando invece per diventare una grande città, alla base di tutto c’è il dialogo con i cittadini e con i suoi rappresentanti eletti. Cosa mai avvenuta in questi cinque anni", hanno detto Davide Bacciu e Amedeo Bacciu.