Wednesday, 24 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Commissione Urbanistica regionale: la CNA chiede lo stralcio degli articoli 31 e 43

Commissione Urbanistica regionale: la CNA chiede lo stralcio degli articoli 31 e 43
Commissione Urbanistica regionale: la CNA chiede lo stralcio degli articoli 31 e 43
Olbia.it

Pubblicato il 23 June 2018 alle 10:36

condividi articolo:

Cagliari, 24 giugno 2018- Si può fare una buona legge urbanistica senza derogare al Piano paesaggistico regionale. È quanto hanno ribadito i vertici della Cna Costruzioni Sardegna durante l’audizione presso la Commissione Urbanistica del Consiglio regionale del 20 giugno scorso. Auspicando il varo della riforma entro la fine del 2018, l’associazione artigiana ha chiesto lo stralcio degli articoli 31 e 43 che prevedono rispettivamente incrementi volumetrici delle strutture ricettive turistiche entro i 300 metri e programmi di grande interesse sociale ed economico in deroga alle aree di salvaguardia totale.

“La Cna chiede da anni una legge di pianificazione del territorio che riordini la normativa, la semplifichi e sia capace di offrire agli investitori pubblici e privati certezza normativa e tempi certi di realizzazione degli investimenti”, hanno spiegato Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente regionale di Cna Costruzioni, durante l’audizione. “Consideriamo profondamente sbagliata l’idea contenuta nella proposta di legge Urbanistica di consentire perfino entro i 300 metri dalla linea di battigia e nelle aree di salvaguardia previste dal PPR, incrementi volumetrici dell’ordine del 25%, anche con corpi fabbrica da realizzarsi separati. E’ una strategia che secondo noi non potrà procurare alcun vantaggio collettivo, men che mai contribuire a ridurre il fenomeno della stagionalità come viene affermato”.

Alla luce di numerose indagini effettuate in questi anni la CNA Sardegna – hanno evidenziato Porcu e Mascia - ritiene che il sistema turistico sardo abbia enormi potenzialità inespresse ed esista uno spazio enorme da colmare promuovendo una forte azione di rilancio del comparto che non confligga con gli standard di tutela e di salvaguardia fissati dal piano paesagistico regionale,che vanno rispettati e non debbono essere derogati". Durante l'audizione Porcu e Mascia hanno continuato “Persistere su questa linea confligge con l’affermarsi di una forte coscienza collettiva che riconosce nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio, il bene più prezioso da preservare e come tale anche il capitale più vincente e strategico di cui la Sardegna dispone da mettere a reddito e a valore nel tempo”.

I vertici dell’associazione artigiana hanno inoltre evidenziato la necessità di combattere il fenomeno dello spopolamento delle zone interne e ridurre l'antropizzazione delle fasce costiere visto che negli ultimi decenni e anche negli anni a noi più vicini, dal 2005 ad oggi si è costruito nei comuni costieri in percentuali fino a cinque volte superiori rispetto a quelli non costieri.