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Cronaca

Allarme Coldiretti: niente premi per allevatori galluresi

Allarme Coldiretti: niente premi per allevatori galluresi
Allarme Coldiretti: niente premi per allevatori galluresi
Olbia.it

Pubblicato il 27 November 2015 alle 12:47

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Olbia, 27 Novembre 2015 - La Coldiretti Gallura lancia l'allarme. Dall’estate del 2013 gli allevatori sardi sono in attesa di ricevere l’erogazione dei premi per il bando sui riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata iscritte nei libri genealogici o nei registri di razza. La cifra, ancora ferma nelle casse dell’Argea, sorpassa il milione di euro e in gran parte è destinata al territorio della Gallura capace di mandare verso il continente dai 13mila ai 15mila vitelli all’anno.

A bloccare l'erogazione del contributo verso le numerose aziende agricole che hanno aderito al bando sarebbe un cavillo burocratico. Un problema che né l’assessorato regionale all’Agricoltura guidato da Elisabetta Falchi né l'Agenzia per la gestione e l'erogazione degli aiuti in agricoltura sembrano in grado di risolvere.

Inoltre, a complicare ulteriormente le cose, nell'ultimo bando è stato inserito un requisito legato all’ammissibilità del rapporto di 1:4 / 1:5 maschi - femmine. Elemento che in fase di istruttoria non ha trovato una facile lettura da parte degli interessati.

«Negli ultimi anni abbiamo tenuto alta l'attenzione attorno al bando riproduttori bovini di qualità pregiata per garantire una risorsa importante per gli allevatori sardi – afferma Gian Battista Manduco, presidente di Coldiretti Gallura -. Oggi chiediamo agli enti regionali interessati di lasciare da parte lo “scaricabarile” per velocizzare i processi burocratici e per liquidare al più presto tutte le pratiche rimaste in sospeso dall’estate del 2013».

Il contributo per l'acquisto di riproduttori, infatti, rappresenta una boccata di ossigeno, se non una vera e propria forma di soppravvivenza, per le imprese che operano nel settore bovini da carne. E senza questa iniezione di liquidità, gli allevatori galluresi rischiano di perdere ogni forma di competitività sul territorio nazionale.