Cagliari, 1 giugno 2020 - Sui social non si ferma il flusso di post di turisti che si interrogano sull'esito delle proprie prenotazioni effettuate con largo anticipo, per la prossima stagione estiva. Anche la Sardegna ha generato grandi dubbi e perplessità sulla reale fattività delle prossime vacanze in tutta sicurezza sanitaria, attenendosi a tutte le procedure vigenti. A tal riguardo scende in campo anche il Codacons contro la proposta della Regione Sardegna che intende richiedere ai turisti in arrivo sull'Isola un passaporto sanitario o un certificato di negatività al Covid. Nato nel 1986 il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti dei consumatori, il Codacons da sempre ha affrontato grandi sfide a difesa dei diritti sociali. In questo caso l'associazione ha presentato un importante esposto contro il provvedimento presentato dalla giunta Solinas.
A quanto pare le limitazioni dei transiti regionali come quelle annunciate dalla Regione Sardegna, risultano essere illegittime e finiscono ora al vaglio della Corte Costituzionale. Siamo in procinto ormai delle riaperture dal prossimo 3 giugno e verrà portato all'attenzione della Consulta, l'ormai famoso passaporto sanitario dove già pende un ricorso dell'associazione contro le Regioni. Dovrà essere considerata la legittimità costituzionale degli attestati che alcune Regioni richiedono ai cittadini per l'ingresso nel loro territorio. Si ritiene che le regole per gli spostamenti tra le Regioni devono essere gestite e decise dallo Stato, quando qualunque limitazione andrebbe a ledere i nostri diritti costituzionali. Per il Codancons, resta fermo che l'unico limite che può essere considerato valido,in entrata e in uscita dalle Regioni, è quello verso chi mostra sintomi evidenti di Covid e febbre alta. Attendiamo sviluppi a breve.
