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Pubblicato il 11 September 2021 alle 11:30
Messina. Svolta nell'omicidio della clochard Concetta Gioè. Il corpo della donna di 68 anni era stato ritrovato in una pozza di sangue all'alba di ieri, 10 settembre, in via Garibaldi a Messina, proprio davanti all'ingresso della chiesa di Santa Catarina. Sul collo la donna presentava profonde ferite da taglio. I carabinieri avevano avviato immediatamente le indagini. Partita anche l'inchiesta da parte della Procura di Messina per ipotesi di reato di omicidio affidata al Pm Piero Vinci. Nella notte di oggi 11 settembre la svolta delle indagini con un ferm: Pietro Miduri, un pregiudicato di 70 anni originario di Furci Siculo che già nel lontano 1974 era stato accusato di omicidio. L'uomo senza fissa dimora sarebbe rimasto incastrato dalle telecamere di videosorveglianza. Durante l'interrogatorio condotto dal pm Vito Di Giorgio, l'uomo non ha però ammesso il delitto. Dopo la convalida del fermo il 70enne è stato trasferito al carcere di Trapani a disposizione degli inquirenti.
Secondo questi ultimi l'omicidio sarebbe avvenuto a seguito di una lite violenta. La donna sarebbe stata colpita con 12 coltellate, una delle quali avrebbe le avrebbe reciso la giugulare. Il corpo della donna sarebbe stato scoperto troppo tardi da un passante. Inutili quindi i soccorsi del 118 e l'intervento dei carabinieri. L'omicidio a Messina ha suscitato profondo sconcerto e commozione per quella donna di 68 anni originaria di Palermo, proveniente da una buona condizione sociale che, nonostante fosse sposata e avesse tre figli, aveva deciso di intraprendere la scelta di vita per strada.
In copertina una foto simbolo tratta da Flickr
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