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Città dell’Olio per incendi Montiferru: una rete di solidarietà e sostegno

Distrutti 20mila ettari di terreno e costretto all’evacuazione di 1500 persone

Città dell’Olio per incendi Montiferru: una rete di solidarietà e sostegno
Città dell’Olio per incendi Montiferru: una rete di solidarietà e sostegno
Olbia.it

Pubblicato il 26 July 2021 alle 12:20

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Oristano. L’Associazione Città dell’Olio al fianco dei soci della Sardegna: una rete di solidarietà per sostenere i Comuni sardi colpiti dal devastante rogo divampato nel fine settimana, nella provincia di Oristano da Cuglieri a Porto Alabe, che ha distrutto circa 20mila gli ettari di terreno e costretto all’evacuazione 1500 persone.  "Le Città dell’Olio di tutta Italia sono vicine alla comunità di Cuglieri e di Bosa e ai soci sardi colpiti dal terribile incendio che ha distrutto migliaia di ettari di terreni vocati all’olivicoltura e costretto migliaia di persona a mettersi in salvo. Ci addolora sapere che le fiamme hanno distrutto anche l’olivastro millenario Sa Tanca Manna, simbolo della città di Cuglieri. Un brutto colpo per l’economia locale legata all’olivicoltura e al turismo dell’olio a cui dobbiamo reagire tutti insieme. Ci siamo già attivati per fare pressione affinché si prendano provvedimenti concreti a sostegno del settore. Nelle prossime settimane sarà fondamentale dare supporto e fiducia agli olivicoltori nel difficile processo di ricostruzione” ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio. Maura Boi, Coordinatrice regionale delle Città dell’Olio della Sardegna: “A nome della rete regionale delle Città dell’Olio esprimo la nostra incondizionata vicinanza ai centri colpiti dal devastante rogo. L’olivicoltura sarda sta subendo un colpo durissimo come non mai. Ma sappiamo anche che l’agricoltura è resiliente per definizione e saprà risollevarsi a condizione che vengano poste in essere vere politiche di sostegno e di rilancio delle campagne, rimossi i vincoli inutili, avviate le procedure di indennizzo, accelerate le istruttorie dei premi comunitari e nazionali, potenziato il sistema di sorveglianza dei boschi. Solo quando la campagna riprenderà ad essere davvero remunerativa, solo allora avremmo dato un colpo decisivo alla incuria, all’abbandono, alla svendita del territorio”.