Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

CISL propone il Patto per la Gallura: nuovi assunti e ripresa economica

CISL propone il Patto per la Gallura: nuovi assunti e ripresa economica
CISL propone il Patto per la Gallura: nuovi assunti e ripresa economica
Olbia.it

Pubblicato il 07 March 2017 alle 16:05

condividi articolo:

Olbia, 07 marzo 2017 -Aumento demografico, assunzioni in crescita e sempre più nuove imprese sul mercato: in Gallura si assiste a una ripresa sociale ed economica dopo la grande crisi che ha imperversato negli ultimi anni. Il nordest della Sardegna è in controtendenza rispetto al resto dell’isola, sia rispetto alle nuovi assunzioni nel mondo del lavoro, sia per la crescita demografica: questi dati fotografano un significativo cambio di passo che può aprire a nuove prospettive. Mirko Idili, segretario generale della Cisl Gallura, spiega che "il territorio deve saper cogliere le opportunità attraverso l’unione di tutte le componenti: politiche, sindacali ed economiche. Da qui il concetto di Patto per la Gallura".

Un indicatore economico da prendere in considerazione per analizzare lo stato di salute della Gallura è il saldo tra le nuove assunzioni e le cessazioni di prestazioni di lavoro. La crisi che ha attanagliato il territorio in questi anni è evidente : nel 2009 furono registrate 38 mila 494 nuove assunzioni, mentre nel 2016 sono state 29 mila 790. Quindi il 22,6 per cento in meno. Ma nell’anno appena trascorso, il saldo tra assunti (29.790) e cessati (28.514) risulta positivo di 1276 unità e quindi si tratta di una inversione di tendenza rispetto al recente passato. Inoltre, c’è un saldo positivo del + 1,71 per cento tra le nuove imprese che hanno iniziato l’attività nel 2016 e quelle che, sempre nello stesso anno, hanno invece chiuso i battenti. Combinando questi due importanti indicatori economici, si può parlare di segnali inequivocabili di ripresa sul fronte occupazionale e delle imprese per quanto attiene al territorio gallurese.

Infine, c’è da sottolineare che la Gallura ha un saldo positivo tra imprese aperte e cessate superiore alla media regionale (+1,13 per cento) ed è doppio rispetto alla provincia di Sassari (+0,81 per cento). L’eccezione è rappresentata dal settore delle costruzioni, che dal 2009 al 2016 ha fatto registrare un crollo degli occupati del - 49,73 per cento. Nel 2009 gli assunti erano 4309, nel 2016 sono scesi a 2166. E non c’è stato un cambio di tendenza, come invece è accaduto in altri settori: nel 2016, infatti, il saldo tra assunti (2166) e cessati (2328) è negativo per 162 lavoratori.

Anche la continua crescita demografica, pari al +16 per cento dal 2009 al 2015, offre nuove prospettive e potenzialità per il territorio. La Gallura ha un trend invidiabile per quanto concerne l’aumento della popolazione: nel 2015 si sono raggiunti i 160 mila abitanti, una cifra che le previsioni assegnavano come quota margine per il 2023.

Mirko Idili sottolinea che "questi indicatori, all’apparenza contraddittori, fotografano da una parte il crollo dell’occupazione che ha colpito il tessuto economico, ma anche elementi che invece sembrerebbero far vedere una luce in fondo al tunnel. Parliamo di una crescita delle imprese più alta della media regionale e nazionale, con un aumento demografico del 16 per cento negli ultimi 10 anni quando la media regionale è del 2,7 per cento. Nonostante la crisi, dunque, ci sembra di poter cogliere i primi segnali di ripresa". Il risveglio economico gallurese dovrebbe però essere accompagnato e sostenuto: "Per riuscirci, diventa centrale il tema della governance del territorio e le dinamiche di sviluppo della Gallura – continua Idili - in un momento di profondo cambiamento vince chi sa unire le forze, chi si mette insieme, non chi si divide. Per questo la Cisl e altre associazioni di categoria hanno puntato sul Tag, il tavolo di Partenariato".

"In questo momento dobbiamo parlare di Patto per la Gallura e della necessità di riscrivere le regole dello stare insieme per la crescita e lo sviluppo. A differenza della “Vertenza Gallura”, qui si vuole esprimere un concetto di evoluzione. La vertenza in sé rappresenta qualcosa di divisivo, invece ora dobbiamo ragionare in termini inclusivi. Se vogliamo dare risposte per l’occupazione e di contrasto alla povertà è necessario fornire aiuto concreto alle imprese. Non possiamo più perdere tempo".

"Il Patto per la Gallura – conclude Idili - deve saper governare le opportunità di crescita e negoziare con la Regione all’interno del Patto per la Sardegna da una posizione solida, per ottenere condizioni per noi più vantaggiose|".