Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca, Generale

Olbia, città accessibile per i ciechi: ecco i prossimi obiettivi

Olbia, città accessibile per i ciechi: ecco i prossimi obiettivi
Olbia, città accessibile per i ciechi: ecco i prossimi obiettivi
Angela Galiberti

Pubblicato il 07 October 2018 alle 11:23

condividi articolo:

Olbia, 06 ottobre 2018 - Si parla tanto di "Inclusività" o, per meglio dire, di accessibilità e Olbia deve certamente fare ancora tanto su questa tematica: lo sanno bene tutte le associazioni che si occupano di disabilità e che cercano di collaborare con il Comune per risolvere piccoli e grandi problemi.

Ieri mattina, nell'aula consiliare di Poltu Quadu, si è fatto qualche importante passo in avanti per l'accessibilità della città in favore delle persone cieche e ipovedenti. Questo grazie alla collaborazione che si sta instaurando tra il Comune di Olbia e l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti guidata, nella Provincia di Sassari, dal presidente Francesco Santoro.

Alla riunione, fortemente operativa, hanno partecipato i membri dell'associazione e una fitta rappresentanza del governo cittadino a cominciare dal sindaco Settimo Nizzi, il vice sindaco Angelo Cocciu, dall'assessora alle Politiche Sociali Simonetta Lai, dal presidente del Consiglio comunale Giampiero Mura; senza dimenticare i consiglieri comunali Antonietta Cossu e Valerio Spano, più il presidente dell'Aspo Massimo Putzu.

La riunione di ieri è servita per mettere alcuni punti fermi e decidere su cosa lavorare. La prima criticità che verrà affrontata riguarda i mezzi pubblici, per i quali l'associazione chiede delle implementazioni tecnologiche ma anche un po' più di umanità da parte degli operatori.

A parlare di questo argomento è stata Amelia De Carlo, rappresentante zonale dell'Unione. "Per muoverci nella quotidianità, abbiamo bisogno di cose valide. Se vogliamo prendere il bus non sappiamo il numero, le fermate, gli orari, non sappiamo nulla. Fintanto che non si mettono le sintesi vocali, sarebbe bello che ci si venisse incontro umanamente. A volte ci sentiamo un peso e a disagio, ma vogliamo vivere come tutti gli altri", ha spiegato Amelia De Carlo.

Su questo punto ha risposto il presidente dell'Aspo, Massimo Putzu. "Nelle settimane passate abbiamo avuto diverse interlocuzioni con voi su questi problemi - ha detto il presidente Putzu -. Al di là dei vincoli che ci sono e che dobbiamo far rispettare, a me dispiace - e lo dico con rammarico - se ci sono stati piccoli esempi di persone non hanno dimostrato sensibilità. Per essere concreti, voglio cogliere questa occasione per portare a casa un risultato. Venite nella nostra sede per incontrare le rappresentanze dei nostri lavoratori, bisogna sensibilizzare le persone. Fissiamo un incontro pratico".

Detto, fatto: il presidente dell'Unione ciechi Santoro ha immediatamente accettato l'invito e presto nella sede Aspo si svolgerà una riunione operativa ad hoc con i dipendenti e le rappresentanze sindacali. L'obiettivo è permettere ai ciechi e agli ipovedenti olbiesi, che certamente non possono guidare, di muoversi in città usufruendo del trasporto pubblico.

Le idee sulle quali lavorare, però, sono tante. L'associazione ha infatti a disposizione una stamperia braille che può essere utilizzata per fornire agli studenti olbiesi che ne avessero bisogno i libri scolastici in braille. Una necessità importantissima per permettere ai bambini e ai ragazzi ciechi di accedere alla cultura esattamente come tutti gli altri.

Non a caso, l'Unione ha donato al Comune di Olbia la Costituzione stampata in braille a Sassari e donata anche alla Presidenza della Repubblica.

"Il braille parifica, non significa includere. Questa città oggi sta dimostrando di essersi messa all'ascolto. Voi state dando a noi un dono grande, quello della solidarietà e su questo costruiremo il nostro rapporto", ha detto il presidente Santoro.

"La volta scorsa ci avete indicato un percorso da fare per le cose necessarie, quelle normali che tutti dovremmo poter fare - ha detto poi Simonetta Lai -. Ho informato l'amministrazione e so che stanno cercando di risolvere alcune problematiche legate all'accessibilità. Abbiamo comprato una dattilobraille per un bambino olbiese recentemete e ci hanno detto che non esiste sostegno per i testi scolastici. Cercherò di aiutarvi nel pubblico e nel privato, la vicinanza è necessaria".

Grande operatività e unità di intenti anche da parte del sindaco Nizzi, il quale ha ribadito l'assoluto desiderio di collaborare con l'associazione. "Dobbiamo essere orgogliosi di avere tra le mani un documento fondamentale come questo - ha spiegato il sindaco di Olbia -. Vorremmo essere utili, per quanto possibile cerchiamo essere vicini alle persone con disabilità. Forse dovremmo fare molto di più, ma per farlo è necessario che ci sia dialogo continuo tra il Comune e voi. Le necessità sono tante, far fronte a tutte è molto difficile. Esigenze crescenti, persone e fondi sempre in diminuzione. Bisogna fare un elenco e discutere le priorità con voi, per iniziare a dare qualcosa in più".

Il presidente Santoro ha apprezzato la voglia di collaborare del Comune di Olbia: "Ciò che sta avvenendo qui a Olbia non avviene in tutte le città della Sardegna, vi siete posti in ascolto. Noi siamo qua per dare a voi il nostro segnale di amore, noi siamo qua per cogliere il vostro segnale di ascolto. Il resto viene da solo".