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Centro storico e crociere, Consorzio: siamo stufi, l'unico davvero assente è il Comune

Centro storico e crociere, Consorzio: siamo stufi, l'unico davvero assente è il Comune
Centro storico e crociere, Consorzio: siamo stufi, l'unico davvero assente è il Comune
Angela Galiberti

Pubblicato il 29 April 2013 alle 18:10

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Gianni Ponsanu (a sinistra), Gino Piro (a destra) Gianni Ponsanu (a sinistra), Gino Piro (a destra) Olbia - Tra domenica e lunedì il centro storico di Olbia è stato letteralmente invaso da una fiumana di persone, molte delle quali sbarcate dalle due navi da crociera che hanno attraccato all'Isola Bianca (in foto: Carnival Legend). Proprio a proposito dei crocieristi, abbiamo ospitato nelle nostre pagine una proposta scritta da un nostro lettore che sta facendo molto discutere e alla quale ha risposto (su Facebook) l'assessore al Turismo Marco Vargiu. La stessa proposta l'abbiamo girata a Gino Piro e Gianni Ponsanu, rispettivamente Presidente e vice-presidente del Consorzio Centro Città. "Ma ci rendiamo conto - ha dichiarato Ponsano - che non possiamo pretendere che i turisti rimangano buttati tutto il giorno al corso?". E ancora: "Queste persone - ha sottolineato Gino Piro - non arrivano da posti sperduti ma da grandi città del continente". I due rappresentanti del Consorzio, inoltre, non ne possono più delle polemiche sulla loro apertura. "E' ora di finirla con le bugie - ha detto Ponsanu - domenica i negozi era quasi tutti aperti, solo un paio saranno stati chiusi, nessuno di noi è contro il mercato crocieristico!". Il problema non è rappresentato solo da quelle Gianni Ponsanu ha definito come "bugie". Dietro lo sfogo dei due commercianti c'è ben altro. "E' ora di finirla, ci hanno massacrato per anni - ha rimarcato Ponsanu - ma il nostro ruolo non è quello dell'accoglienza... qui tutti fanno qualcosa, tranne l'unico che dovrebbe muoveri.. cioè il Comune!". E Gino Piro non è da meno: "Noi lo facciamo volentieri, è il nostro mestiere, investiamo nella nostra attività, sacrifichiamo gli affetti, apriamo la domenica senza guadagnare nulla, abbiamo un Consorzio da 12 anni e organizziamo tante cose... ma l'amministrazione dov'è?". "Guardi com'è ridotto il centro - ha continuato Ponsanu - non ci sono cartelloni che indicano il foro romano, la chiesa di San Paolo è chiusa, i resti dell'acquedotto più vicini sono invasi dalle sterpaglie, non si sa come arrivare a San Simplicio.. e questa sarebbe una città turistica?!". "Vogliamo essere una città turistica? - si è chiesto Gino Piro - va vene, allora facciamo un progetto, diamoci un obiettivo ma soprattuto iniziamo dalle piccole cose... dalla pulizia, dalle lampadine, da un elenco di piccole cose da fare che abbiamo fatto con Marco Vargiu ma che in due anni non è mai stato preso in considerazione!". Il Consorzio non è solo lamentele. Gino Piro, Gianni Ponsanu e tutti i loro colleghi (tutti, non solo quelli di corso Umberto) hanno delle idee per questa estate. Al centro ci saranno gli artigiani puù bravi della Sardegna per tutta la stagione turistica. Ma in serbo ci sono anche altre sorprese. Certo, i fondi sono pochi (se non inesistenti), ma i commercianti sanno bene che il 2013 è cruciale: o ci si risolleva o si dovrà alzare bandiera bianca.