Olbia, 16 febbraio 2019 -
Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Sardegna, dedicato al nostro Nizziversario e all'iniziativa satirica "Il popolo d'Olbia". Vorrei rivolgere un
applauso ai giornalisti della testata Olbia.it che oggi hanno deciso di ricordare con
ironia il grave atto di discriminazione attuato nei loro confronti dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, un anno fa. Per due motivi. Perché, nonostante il sindaco li abbia tagliati fuori dalle notizie fornite dal Comune ed abbia impedito loro di partecipare alle conferenze stampa e alle attività informative del Municipio, sono riusciti, con professionalità e correttezza, ad informare i loro lettori sui fatti che riguardano la città di Olbia. Il secondo è per la forma che hanno scelto per sottolineare quel brutto episodio: la satira. Dando concretezza al detto “castigat ridendo mores” (che risale al 17° secolo) hanno saputo mettere in risalto il comportamento del sindaco che, con sprezzo del ridicolo, sperava forse di ridurli al silenzio. Bravi! Come l'Ordine dei giornalisti e l'Associazione della Stampa sarda (sostenuta dalla Federazione nazionale della stampa italiana) avevano allora ribadito, quello del sindaco è un comportamento inaccettabile in democrazia. E la perseveranza dimostrata non fa che dimostrare l'inadeguatezza del personaggio a ricoprire un incarico pubblico che, per sua natura, dovrebbe essere di apertura e non di chiusura al ruolo dell'informazione. E' un principio riconosciuto ed accettato dai personaggi politici di primo piano (a cominciare dal Presidente della Repubblica) che si candidano ad amministrare il Paese. Dispiace che questo principio non abbia trovato a Olbia diritto di cittadinanza. I giornalisti di Olbia.it, con la piena solidarietà dei colleghi sardi ed italiani, hanno onorato la professione ed i cittadini hanno dimostrato di apprezzare il loro coraggio e la loro perseveranza.
Francesco Birocchi (presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna)
