Thursday, 25 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Cattura cani a Mogadiscio, precisazioni Asl di Olbia

Cattura cani a Mogadiscio, precisazioni Asl di Olbia
Cattura cani a Mogadiscio, precisazioni Asl di Olbia
Olbia.it

Pubblicato il 11 January 2013 alle 11:13

condividi articolo:

In merito agli articoli pubblicati in questi giorni dagli organi di informazione sulla cattura di un branco di cani nella località Mogadiscio a Olbia e in risposta alla lettera scritta dall’Associazione Ares, e pubblicata sui Quotidiani, è necessario precisare quanto segue:

“I cani potrebbero essere malati e per il loro stato potrebbero esser pericolosi per l’incolumità delle persone e di altri animali, per questo ne e’ stata disposta la cattura. Ora anche loro, dopo la rieducazione e le cure, potranno stare meglio”, parola di Antonio Mura, responsabile del Servizio di Igiene degli Allevamenti della Asl di Olbia che prende la parola in merito alla lettera scritta dall’Ares e alle polemiche sollevate sulla cattura di un branco di cani randagi.

In seguito ad una riunione di coordinamento svoltasi la scorsa settimana, richiesta dall’Amministrazione comunale e dai Vigili Urbani di Olbia, si è stabilito di procedere, questa mattina, con la cattura dei 4 cani che da mesi vagano alla periferia della città, in località Mogadiscio.

All’azione, pianificata nei dettagli per l’incolumità pubblica e per tutelare anche la salute degli stessi cani, ha visto la partecipazione di un veterinario dell’Asl, due guardie eco-zoofile e due uomini del “Taxi dog”, il servizio che per conto della Asl di Olbia si occupa della cattura dei cani randagi.

“A differenza di quanto scritto dall’Ares non c’è stato alcun “dispiegamento di forze”, bisogna anche precisare che nessuno nel nostro Servizio si improvvisa in nessun compito: questa mattina, così come previsto dalla normativa, l’operazione della cattura e’ stata supervisionata dal responsabile della Asl di Olbia dei procedimenti per la lotta al Randagismo; i cani sono stati catturati dai due operatori del Taxi dog e alle operazioni hanno assistito, senza però intervenire, due volontari dell’Ages”, aggiunge il direttore del servizio Veterinario.

In seguito alla cattura i cani sono stati trasportati nel Canile dei Fratelli Minori di Olbia, dove sono stati anagrafati, visitati, vaccinati, e sottoposti alle cure del caso, “non son di certo stati soppressi come dichiarato dalla Ares. Abbiamo sottoposto i cani, che potrebbero essere affetti da patologie trasmissibile all’uomo, ad accertamenti, inoltre gli animali catturati, 3 su 4, sono già stati sottoposti a trattamento terapeutico”, ha concluso Mura.