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Caso Espropri. Inciampo politico o difetto di comunicazione?

Caso Espropri. Inciampo politico o difetto di comunicazione?
Caso Espropri. Inciampo politico o difetto di comunicazione?
Angela Galiberti

Pubblicato il 02 September 2015 alle 18:54

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Olbia, 02 Settembre 2015 - La vicenda espropri ha, ancora una volta, sottolineato l'inadeguatezza assoluta della comunicazione istituzionale del Comune di Olbia. Ancora una volta, un passaggio importante per la città è stato sottovalutato ed è diventato un caso politico sotto gli occhi di tutti.

La struttura comunale, in questo caso, è stata molto efficiente: il dirigente Costantino Azzena è tornato dalle ferie pur di pubblicare per tempo le aree coinvolte dai lavori per le opere di mitigazione del rischio. In questo modo, la procedura potrà andare avanti senza intoppi, mentre gli stessi uffici sono stati messi a disposizione dei cittadini per risolvere problemi, dubbi e fare le osservazioni in modo corretto.

La politica, invece, si è mossa come un bradipo. Il 30 Agosto, domenica, è stato pubblicato l'elenco degli espropri, lunedì c'era il consiglio comunale. La Nuova Sardegna ha dato per prima la notizia degli espropri. Poi è uscito il web. La politica ha fatto melina e ha perso tempo tutta la giornata di Lunedì, finché il consigliere del Centro Democratico, Nicola Midulla, ha sollevato il problema durante il consiglio comunale poiché diversi cittadini l'avevano chiamato al telefono chiedendo spiegazioni. Solo il giorno dopo è stata convocata una conferenza stampa ad hoc.

"C'è stato effettivamente un errore - ha detto il sindaco Gianni Giovannelli, durante la conferenza stampa di questa mattina -. Abbiamo pubblicato l'elenco e non abbiamo avuto il tempo di fare un conferenza il giorno prima. Ieri abbiamo fatto una riunione qui con i tecnici abbiamo visto queste carte con dimensioni maggiori".

Ancora una volta, la maggioranza inciampa sulla comunicazione. E forse è stato un inciampo "tecnico". Politicamente parlando, il Pd1 e il Pd2 stanno facendo prove di pace in vista delle elezioni e nessuno ha voglia di fare polemica tra fazioni in queste settimane cruciali per le prossime amministrative. Nessuno, ovviamente, avvalora questa tesi, ma le parole di Giorgio Spano, consigliere del PD2 e presidente della Commissione Urbanistica, dicono molto di più di quanto non sembri.

"Guardiamo più al risultato che all'esposizione che se ne fa sui media - ha detto Giorgio Spano, consigliere del Pd2 -. Noi non abbiamo litigato per questo argomento. Il 30 Agosto è stato pubblicato documento. Io neanche lo sapevo, l'ho saputo dalla Nuova Sardegna. Il 31 in consiglio comunale ho ricevuto tante chiamate di cittadini preoccupati. C'è stato un difetto di comunicazione interno anche da parte dell'ingegnere. Forse sarebbe stato meglio sentirci, anche perché è un avviso propedeutico alla variante del piano di fabbricazione. Era mia intenzione parlare con il diregente, poi la questione è stata sollevata in consiglio".

Se non ci fosse stato Midulla, il problema sarebbe stato affrontato in consiglio comunale? Difficile rispondere a questa domanda: la dietrologia è una scienza affascinante, ma non è esatta poiché rientra nelle elucubrazioni mentali. Di certo, questo è stato l'ennesimo inciampo comunicativo di questa maggioranza. Una maggioranza che, evidentemente, fatica a capire che i giornalisti - per mestiere - controllano praticamente ogni giorno ciò che fa l'amministrazione proprio attraverso l'Albro pretorio.