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Cronaca

Caso Billionaire: lettera di un pastore in difesa di Briatore

Caso Billionaire: lettera di un pastore in difesa di Briatore
Caso Billionaire: lettera di un pastore in difesa di Briatore
Olbia.it

Pubblicato il 24 August 2020 alle 19:41

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Bitti, 24 agosto 2020 - Una lettera quella di Diego Manca, allevatore di bitti, in difesa dell'imprenditore Flavio Briatore che in quest'ultimo periodo si trova al centro di tante polemiche per il caso Billionaire.

Infatti dopo i botta e risposta tra Briatore e il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda riguardo la chiusura anticipata del locale di Porto Cervo, l'allevatore che fa parte del Movimento Pastori scende in campo e si schiera con l'imprenditore.

Ecco quindi le parole di Manca:

"Ciao Flavio, caro amico, sono molto dispiaciuto e rammaricato per l'attacco mediatico che stai subendo in questi giorni. Non voglio fare troppi giri di parole, ma al contrario intendo essere molto conciso. A prescindere dal fatto, palese, che ogni occasione è buona per coprirti di insulti, sproloqui e invettive che, per la maggior parte delle volte, non sono pertinenti alla tua attività di imprenditore, voglio dirti questo".

"Io, di certo, non mi dimentico di quando ti schierasti a favore dei pastori sardi che lottavano, come la definisti tu stesso, "per una giusta causa". Non mi dimentico che, al di fuori della cerchia del mondo pastorale e politico sardo sei stato uno di quelli a prendere, apertamente e con toni aspri, posizione a nostro favore, dando un grande supporto e visibilità esterna alle nostre rivendicazioni".

"Non mi dimentico del fatto che, in tutti questi anni, non hai mai messo steccati nel nostro rapporto, basato solo ed esclusivamente sulla fiducia reciproca. Fiducia che ha portato grande visibilità ai nostri prodotti di eccellenza, e che oggi, grazie anche a te che non hai mai preteso altro se non amicizia, migliaia di persone degustano sempre più in tutto il mondo. Mi chiedo, quanti di quelli che nei giorni scorsi hanno espresso indignazione, come successo anche per la polemica sul "ciondolo di Pandora", che rappresenta una pecora, hanno mai veramente lavorato per tutelare e valorizzare i prodotti della nostra Sardegna".

"Per quanto mi riguarda, se anche solo una parte di essi avesse fatto quello che hai fatto tu per promuovere il nostro formaggio e le nostre pecore, forse oggi il comparto vivrebbe momenti migliori".

Conclude l'allevatore: "Nello scriverti questa lettera aperta, non ti nascondo, visto il clima che si è creato nei tuoi confronti, che io stesso mi esporrò a feroci critiche. Pazienza. Ho ritenuto comunque giusto e corretto esprimerti la mia amicizia e immutata stima. Spero di rivederti presto".