Cannigione: divieto di balneazione per batteri fecali. Abbanoa: non è nostra responsabilità

Cannigione (Arzachena), 18 Luglio 2016 -È una delle località turistiche galluresi più amate, ma da qualche giorno non è possibile immergersi nelle sue acque. Stiamo parlando di Cannigione, frazione di Arzachena, per la quale è stata emessa un'Ordinanza di divieto di balneazione. "AVVISO. DIVIETO DI BALNEAZIONE. Da oggi (16 luglio, ndr), e fino a nuovo avviso, è vietata la balneazione lungo tutto il litorale di Cannigione, dalla spiaggia di Cannigione (Riva Azzurra) sino alla località di La Conia. I controlli dell' Agenzia regionale per l'Ambiente, Arpas, ha dichiarato fuori norma le analisi delle acque per Escherichia coli e enterococchi intestinali", scrive l'Amministrazione comunale di Arzachena sulla sua Pagina Facebook.

Non è la prima volta che a Cannigione si vieta il bagno: colpa, come sempre, degli scarichi fognari. Ciò, però, non deve far pensare a un cattivo funzionamento del depuratore. A mettere i puntini sulle "i" ci pensa Abbanoa, l'ente gestore unico delle acque in Sardegna, che in un comunicato stampa spiega cosa sta avvenendo nel litorale arzachenese. "A seguito dei controlli effettuati dall’Arpas è stato accertato che i sollevamenti fognari gestiti da Abbanoa a servizio di Cannigione risultano regolarmente funzionanti in tutte le loro componenti idrauliche ed elettromeccaniche - si legge nel comunicato stampa -.In vista del periodo estivo, che comporta l’aumento esponenziale dei carichi nelle reti fognarie, Abbanoa eseguito per tempo diversi interventi di manutenzione straordinaria degli impianti.L’intero sistema dei sollevamenti fognari è dotato di teleallarme che consente di segnalare in tempo reale qualsiasi tipo di anomalia e in tale eventualità di intervenire tempestivamente. Anche in caso di black out elettrico la funzionalità degli impianti è garantita da gruppi elettronici alimentati a gasolio.Eventuali sversamenti in mare, quindi, non sono causati da un malfunzionamento degli impianti di Abbanoa, ma da altre strutture non gestite o da scarichi abusivi che si riversano nelle reti bianche (anch’esse non gestite da Abbanoa)".