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Campo Rom di Olbia. Forza Italia: il Comune non lo sa gestire

Campo Rom di Olbia. Forza Italia: il Comune non lo sa gestire
Campo Rom di Olbia. Forza Italia: il Comune non lo sa gestire
Angela Galiberti

Pubblicato il 25 March 2015 alle 12:52

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Olbia, 25 Marzo 2015 - Il campo rom di Sa Corroncedda, situato accanto al depuratore, continua a far discutere. Ieri la Polizia Locale di Olbia, su disposizione del Tribunale di Tempio, ha sequestrato un'area comunale adiacente al campo poiché era stata trasformata da 13 ospiti del campo in un deposito incontrollato di ferraglia e rifiuti. Oggi sul caso interviene il gruppo di Forza Italia, guidato da Marco Piro, che 3 anni fa aveva indirizzato all'amministrazione proprio una interrogazione su un progetto di inclusione destinato ai rom. "In merito al sequestro eseguito in data del 24/03/2015 dal Comando di Polizia Locale, presso l’area del Campo ROM, il gruppo consiliare di FI esprime il totale disappunto verso l’operato della Amministrazione Comunale di Olbia. Nonostante le sollecitazioni pervenute da parte di numerosi cittadini, il Comune non è stato in grado di gestire e controllare il campo ROM, e nulla ha fatto fino ad oggi per evitare quanto accaduto - ha dichiarato duramente Marco Piro, capogruppo di Forza Italia nel consiglio comunale di Olbia -. Nel Febbraio 2012 come consiglieri di minoranza, presentammo una interpellanza alla attenzione del Sindaco, dove contestavamo da subito il progetto di integrazione “ROM IN” portato avanti dalla la Giunta. A distanza di tre anni, possiamo certamente affermare che il progetto non solo non ha prodotto nessun tipo di integrazione ma, cosa ancora più grave, è che il Comune di Olbia si è reso complice e socio della attività illecita di recupero dei materiali ferrosi portata avanti dalla popolazione nomade risiedente nel campo di Sa Piana Manna". Il progetto di integrazione prevedeva l'inclusione degli ospiti del campo tramite l'economia, ovvero tramite un corso per diventare imprenditori del riciclo di materiale ferroso. Su questo punto Forza Italia, nel 2012, battagliò duramente all'epoca e oggi chiede conto dei risultati del progetto. "Vogliamo sapere oggi quante imprese di riciclo di materiali ferrosi, quanti impianti di smaltimento, o quante partite IVA si sono accese, da parte della popolazione ROM, grazie al contributo della amministrazione comunale, visto che il fine del progetto era proprio questo: “l’accompagnamento al lavoro rivolto della popolazione nomade, valorizzando le attività già oggi svolte in forma irregolare, riportandole alla regolarità e legalità e rendendole compatibili con la necessità di salvaguardare l’ambiente.” - ha sottolineato Piro -. Le repliche da parte della Giunta alle nostre accuse di allora, furono spropositate ed offensive, addirittura fummo additati di intolleranza verso la comunità nomade. Oggi come allora, sosteniamo che il progetto ROM IN è stato un completo fallimento, ed ha incentivato, anzi che reprimere, il lavoro di riciclo illecito. Il Comune non solo ha buttato via i soldi del progetto tra cui 80.000€ di risorse comunali sottratte alle povertà estreme e al bonus famiglia, ora si deve prendere in carico anche le spese per la bonifica ambientale, logicamente a danno dei cittadini olbiesi. In fine speriamo che l’amministrazione locale smentisca le dichiarazioni rese dal Capo comunità, dove si afferma che i terreni su cui si eseguivano i lavori di recupero, furono assegnati con autorizzazione dal Comune proprio per quella finalità".