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Campagna elettorale. Il Pdl gallurese gioca la carta delle tasse

Campagna elettorale. Il Pdl gallurese gioca la carta delle tasse
Campagna elettorale. Il Pdl gallurese gioca la carta delle tasse
Angela Galiberti

Pubblicato il 01 February 2013 alle 23:43

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Apertura della campagna elettorale Apertura della campagna elettorale Folla delle grandi occasioni, piglio da “o la va o la spacca” e un unico solo obiettivo: rimontare. La rincorsa del Popolo della Libertà gallurese è ufficialmente cominciata, ma questa volta niente sprechi. Gli azzurri galluresi, aprendo la campagna elettorale presso la sala convegni dell'Hotel Mercure, sono stati chiari: chi si aspetta la classica guerra all'ultimo manifesto rimarrà deluso. Per le politiche del 24/25 Febbraio niente vele, striscioni, eccessi. Pochi mirati spot – decisi a livello nazionale – e poco altro. La rimonta è nelle mani dell'organizzazione partitica e dei contenuti. A portare questi ultimi all'attenzione degli elettori della Provincia di Olbia-Tempio saranno i due onorevoli uscenti Fedele Sanciu (per il Senato) e Settimo Nizzi (per la Camera dei Deputati). Il primo ex presidente dell'ente intermedio gallurese, il secondo presidente del Consorzio industriale del Nord-est Sardegna. A loro è demandato il duro compito di risollevare le sorti del partito azzurro. Il loro strumento sarà il programma elettorale che, secondo la dirigenza pidiellina, non è il libro dei sogni o delle illusioni. Per il pdl vi è un punto fondamentale sul quale bisogna concentrare tutti gli sforzi: le tasse. Che sono troppo alte e che devono essere abbassate. La prima a sparire, secondo il Pdl gallurese, dovrà essere l'Imu (sulla prima casa). Poi, quelle sul lavoro: che non possono sparire, ma che si possono “alleggerire” - almeno per le nuove imprese e per i loro primi cinque anni di vita. Infine la bestia nera per eccellenza, la famigerata Equitalia. Ebbene, l'ente riscossore unico è stato bacchettato di recente dalla Corte Costituzionale per i suoi “oneri accessori” che sono troppo alti (il 300%) e dunque incostituzionali. Per il Pdl azzurro riportare queste “tasse” sulle cartelle esattoriali ad un livello più accettabile potrebbe salvare l'intero Paese dal collasso. Non è mancato persino una stoccata alle banche, ree di non aver dato fiducia alle imprese. Insomma, il Popolo della Libertà – anche in Gallura – gioca la carta di sempre: abbassare le tasse ove possibile, in particola su chi produce e crea redditto e lavoro. Per quel che riguarda la campagna elettorale vera e propria, i due canditati che rappresenteranno la Gallura alle urne hanno deciso per un basso profilo “mediatico”. In tv, del resto, ci va già il Cavaliere: loro preferiscono gli elettori.