Cagliari - I movimenti pro zona franca esultano. Questa mattina, la Commissione regionale Autonomia ha approvato
la modifica allo Statuto regionale che istituisce la zona franca in Sardegna. Con questa modifica, lo Statuto "dichiarerà" la Sardegna come "al di fuori" dei confini doganali italiani assoggettando in questo modo l'isola
al regime adottato da Campione d'Italia e Livigno. Tale modifica è stata approvata coi soli voti della maggioranza. La "leggina" dovrà passare le foche caudine del Consiglio regionale per poi approdare in Parlamento dove seguirà l'iter previsto per le leggi di rango costituzionale.Inevitabile la gioia di tutti i movimenti che, in questi mesi, si sono battuti per la zona franca (integrale e doganale). In particolare, a esultare - compostamente - è l'avvocato
Francesco Scifo. "Dopo il passo di oggi alla Commissione autonomia, ora ci vuole un bel emendamento alla legge di stabilità in corso di approvazione al Parlamento nazionale che preveda la modifica dell'art. 12 dello statuto e dica che la Sardegna è posta fuori dalla linea doganale e costituisce zona franca - ha scritto l'avvocato Scifo sul suo profilo Facebook - Ma per questo noi dei movimenti da soli non bastiamo, ci vuole anche il resto del popolo sardo: speriamo che si svegli".Anche il Presidente della Regione,
Ugo Cappellacci, ha commentato in modo positivo l'approvazione della "leggina" da parte della Commissione regionale Autonomia. "L'auspicio è anche che il voto odierno possa essere il principio di un'azione coesa per una battaglia che non appartiene a uno schieramento politico o a un altro, ma a tutto il popolo sardo - ha dichiarato Cappellacci - Considerato che l'Europa non porrà alcun ostacolo, occorre la forza di tutti e di ciascuno - evidenzia il presidente - per convincere lo Stato ad "accendere la luce verde" per la zona franca integrale della Sardegna, pronunciandosi in senso positivo sulla nostra richiesta".