Friday, 19 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Budoni e la "finanza creativa": per ogni traliccio si paga una tassa

Budoni e la
Budoni e la
Olbia.it

Pubblicato il 14 October 2015 alle 18:56

condividi articolo:

Budoni, 14 Ottobre 2015 - Nell’ultimo consiglio comunale del 24 settembre 2015 l’amministrazione comunale di Budoni, con delibera n° 18 del 24.09.2015, ha approvato il REGOLAMENTO PER L’APPLICAZIONE DEI CANONI PATRIMONIALI NON RICOGNITORI.

Questo regolamento è rivolto ad alcune tipologie di concessioni permanenti per l’occupazione di spazi e aree pubbliche che saranno soggette al pagamento dell’eventuale canone di concessione secondo tariffa la cui misura sarà definita annualmente dall’organo competente.

Questo riguarda le seguenti tipologie:

a.1) Condutture sotterranee per la distribuzione di acqua potabile, gas, energia elettrica, linee telefoniche sotterranee, intercapedini, manufatti e simili, contenitori sotterranei di cavi, condutture e linee elettriche e telefoniche.

a.2) Linee elettriche, telefoniche e telegrafiche;

a.3) Pozzetti, cabine telefoniche ed elettriche, camerette di ispezione, botole, tombini, griglie e qualsiasi altro manufatto posto sul suolo pubblico;

a.4) Sostegni di linee elettriche, telefoniche o telegrafiche in legno o metallo;

a.5) Tralicci di elettrodotto.

Questo canone è dovuto da coloro che occupano il suolo pubblico del comune di Budoni come Enel, Abbanoa, Telecom e altri ancora, nell’ambito del territorio comunale, è determinato secondo l’entità dell’occupazione espressa in metri lineari o altra misura. Il canone di concessione annuo sarà determinato dal prodotto che deriva dalla seguente formula: Metri lineari (o altra unità di misura) x TARIFFA e saranno aggiornati di anno in anno, con provvedimento della Giunta Comunale.

Ecco allora riportati il calcolo dei canoni in euro per tipologia di concessione:

  • Condutture sotterranee per la distribuzione di acqua potabile, gas, energia elettrica, linee telefoniche sotterranee, intercapedini, manufatti e simili, contenitori sotterranei di cavi, condutture e linee elettriche e telefoniche: €/m (metro lineare) 2,00
  • Linee elettriche, telefoniche e telegrafiche: €/m (metro lineare) 1,00
  • Pozzetti, cabine telefoniche ed elettriche, camerette d’ispezione, botole, tombini, griglie e qualsiasi altro manufatto posto sul suolo pubblico: €/m2 (metro quadrato) 10,00
  • Sostegni di lampade per illuminazione stradale o di linee elettriche, telefoniche o telegrafiche in legno o metallo: €. 25,00 ciascuno.
  • tralicci di elettrodotto: €.200,00 ciascuno.

Questo sopra riportato è una sintesi TECNICA di ciò che il regolamento andrà a disciplinare partendo dall’annualità 2016, ma vorrei soffermarmi ora sulle dinamiche che hanno portato quest’amministrazione ad effettuare una scelta “POLITICA” così importante e lasciatemelo dire anche “creativa”. Secondo quanto esposto in consiglio comunale dal Sindaco in persona, le motivazioni trovano le loro fondamenta nei sempre più sostanziali tagli economici, da parte della regione e dello stato centrale, verso i comuni che a fronte di tali tagli, si trovano in seria difficoltà nel garantire i servizi basilari per la propria cittadinanza, ecco allora che l’possibilità delle varie amministrazioni sarebbe quella di aumentare le tasse comunali che andrebbero a gravare sempre più sui cittadini già ampiamente tartassati dallo stato centrale, l’azione “politica” dell’amministrazione Porcheddu invece va su un’altra direzione, su un’alternativa ch’egli stesso ha definito “creatività finanziaria”(nel senso più nobile del termine), cioè anziché chiedere ai suoi concittadini Budonesi di fare l’ennesimo sacrificio pagando altre tasse, ha deciso che tali sacrifici li facciano tutti quegli enti che fanno impresa occupando il suolo e il sottosuolo Budonese come appunto Enel, Abbanoa e tutti gli altri a seguire.

A mio avviso, l'inconveniente di molti amministratori è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. La vera crisi, talvolta, è la crisi dell'incompetenza. E' nella crisi che emerge (o dovrebbe emergere) il meglio di una classe politica, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze.

Parlare di crisi per giustificare scelte politiche fallimentari del passato significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavorare duro e cercare soluzioni è la vera ricetta di un buon governo sia esso locale, regionale o nazionale. Le classi politiche la finiscano dunque, una volta per tutte, con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla. Va preso atto che il Sindaco Giuseppe Porcheddu e l’intero consiglio comunale hanno votato all’unanimità questo regolamento, dimostrando coraggio, inventiva e determinazione per il bene del paese e che porterà nelle casse comunali più di 200.000,00 euro.

Durgoni Michele (lu bandidori)