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Budoni: 500 Euro ai bar senza slot machine. Il Sindaco conferma anche per il 2016.

Budoni: 500 Euro ai bar senza slot machine. Il Sindaco conferma anche per il 2016.
Budoni: 500 Euro ai bar senza slot machine. Il Sindaco conferma anche per il 2016.
Michele Durgoni

Pubblicato il 14 December 2015 alle 11:08

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Budoni, 14 Dicembre 2015. Le slot machine sono definite le “new addictions” ovvero "nuove dipendenze": in esse l’oggetto della dipendenza non è una sostanza ma bensì un comportamento, ormai accettato nella società (nei bar ormai è possibile giocare dalle piccole somme di denaro a somme importanti”), c’è un radicamento nell’ambiente, nella vita quotidiana e nella comunità. E’ possibile impegnare denaro ogni giorno e a ogni ora. Anche nel nostro territorio la dipendenza da gioco esiste, anche se non si ha il coraggio di dirlo apertamente.

E’ appurato, da dati certi, che con la crisi economica uno dei pochi mercati che non subisce rilevanti ripercussioni è quello del gioco, anzi, esiste una relazione inversa fra situazione socio-economica e crescita del settore. Il gioco d’azzardo può essere considerato come un termometro della crisi economica e finanziaria di un paese: all’aumentare della crisi, reale o percepita, corrisponderebbe un aumento del denaro speso per giocare e un contestuale decremento dei consumi. È una situazione paradossale ma è la realtà. Capite bene che il gioco di per se non è un problema, in quanto una persona con i propri soldi fa ciò che vuole, ma il problema inizia quando in alcune persone si crea dipendenza, e la dipendenza porta sempre problemi, iniziando dalla famiglia che si vede dilapidare i propri risparmi, senza parlare della depressione che quasi sempre si associa a tale dipendenza, ed infine i risvolti negativi che possono toccare la comunità intera.

La Pubblica amministrazione di Budoni, con una delibera del 17 aprile 2014 e con una seconda del 20 maggio 2014, decise di intervenire con un’azione concreta contro la ludopatia, consapevoli di non risolvere con ciò il problema definitivamente ma quantomeno dare un segnale di vicinanza e di presenza istituzionale alle famiglie colpite da tale dramma, perché di questo si tratta; La decisione fu quella di erogare un contributo "una tantum" di Euro 500,00, a favore dei titolari con licenza esclusiva di bar con attività annuale che non detengono nel proprio esercizio slot machines o che decideranno di non installarle. Questa scelta politica è stata rinnovata anche per il 2016, in molti ritengono che questa sia un’iniziativa lodevole, e che la stessa non vada a puntare il dito su nessuno, né sui titolari dei locali, né sui giocatori (dato cheè lo Stato stesso che promuove tali giochi e da esso ne trae un profitto dell’80%), ma voglia essere un monito a stare attenti a non oltrepassare la soglia che dal gioco “consapevole” si passi a una vera e propria dipendenza. Tale azione politica ha suscitato un interesse a livello nazionale, in quanto Budoni è uno tra i primi paesi in Italia ad aver intrapreso un'azione concreta sulla lotta alla ludopatia.

Lu Bandidori