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Cronaca

Budoni, password negate alla minoranza: il TAR condanna il Comune

Budoni, password negate alla minoranza: il TAR condanna il Comune
Budoni, password negate alla minoranza: il TAR condanna il Comune
Olbia.it

Pubblicato il 19 April 2019 alle 18:32

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Budoni, 22 aprile 2019 - Le parole "Amministrazione trasparente" hanno un significato ben preciso: lo conoscono molto bene i consiglieri di minoranza del Comune di Budoni, i quali non riuscendo ad accedere ai sistemi informatici comunali hanno deciso di ricorrere al TAR della Sardegna.

Un ricorso storico, quello degli amministratori budonesi, che apre le porte a una vera amministrazione trasparente: quella che, nei limiti della legge, diventa davvero come una casa di vetro.

"La causa portata avanti dai consiglieri, assistiti dall’avvocato Annamaria Succu (anch’essa consigliera comunale), consentirà l’accesso aisistemi informatici degli uffici comunali, tra i quali: sistema contabile, protocollo generale e determine", si legge nella nota stampa.

"Sin subito dopo le elezioni comunale dell’estate 2018 - i consiglieri Anna MariaSuccu, Emanuele Cucculiu e Luisa Murrighile – contestano che la rieletta amministrazione hamostrato un’atteggiamento ostile teso ad ostacolare l’accesso agli atti dell’amministrazione su cui i consiglieri di minoranza hanno pieno diritto di accesso. Il tutto in maniera veramente poco democratica, costringendo i consiglieri a informare anche la Prefettura", spiega il comunicato.

Tale atteggiamento sarebbe continuato nonostante l'invito del Tribunale a porvi rimedio.

"Durante il processo l’amministrazione, nonostante l’invito a provvedere da parte del Tribunale, non ha accolto la richiesta e a distanza di ben nove mesi non è stato in grado di adempiere", specifica la nota.

"E’ vergognoso che i consiglieri debbano portare in giudizio il Comune per ottenere ciò che gli spetta - dichiarano Anna Maria Succu, Emanuele Cucculiu e Luisa Murrighile -. Il comune è tutto tranne che trasparente, un fortino inaccessibile, tant'è che anche l’Anticorruzione ha acceso i riflettori sulla trasparenza dell’Ente, già da qualche mese".

"Non accettiamo di certo questo atteggiamento che ci vuole relegare ad un opposizione ai margini dell’attività amministrativa, con metodi che han poco da spartire con la democrazia - afferma la consigliera Succu - ora auspichiamo che si ripristini al più presto l’armonia al fine di coinvolgere e dare voce a tutte le componenti dell’amministrazione per il bene del paese".

Il Comune è stato inoltre condannato a pagare le spese giudiziali che saranno devolute in beneficenza da parte dei consiglieri di minoranza.

La vicenda dei consiglieri di minoranza budonesi è importantissima, anche per i cittadini.

I cittadini, infatti, possono esercitare un'azione di controllo civico sulla propria amministrazione sia attraverso l'operato dei consiglieri eletti, ma anche attraverso l'utilizzo della cosiddetta "Amministrazione trasparente", dell'accesso agli atti e dell'accesso civico generalizzato.

Strumenti importantissimi che i cittadini, ogni tanto, dovrebbero utilizzare.