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Buddusò, Padru e Berchiddeddu: in due tomi 200 anni di vita delle comunità

Buddusò, Padru e Berchiddeddu: in due tomi 200 anni di vita delle comunità
Buddusò, Padru e Berchiddeddu: in due tomi 200 anni di vita delle comunità
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Pubblicato il 09 September 2018 alle 10:30

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Buddusò, 09 settembre 2018 - Il“Liber Baptizatorum”, una monumentale opera di ben 1139 pagine, divisa in due tomi e fresca di stampa, è pronta a gettare nuova luce sugli atti di battesimo che riguardano le realtà dei centri e delle relative frazioni di Buddusò, Padru e Berchiddeddu, nell’arco di tempo dal 1737 al 1922. L’inossidabile studiosoTomasoTuccone, ex bibliotecario e attuale assessore alla cultura del comune di Buddusò, dopo aver dato alle stampe ben 12 libri incentrati sul proprio paese, una guida per l’editore Carlo Delfino, una per la Provincia di Olbia Tempio sempre su Buddusò e, quindi, una raccolta di poesie composte dal compianto Bardilio Dettori, questa volta offre al lettore una preziosa fonte di informazioni circa la “vita religiosa, morale, sociale e culturale della comunità buddusoina, padrese e berchiddese negli ultimi duecento anni di vita. Nei 20 volumi del Liber, oggetto d’indagine, viene conservata e tramandata la memoria degli eventi più significativi intorno ai quali ogni comunità è maturata.

"Questa ricchezza documentaria, unica nel suo genere" spiega l’autore “ha bisogno di essere custodita gelosamente, tramandata con attenzione e resa fruibile agli studiosi affinché, attraverso un’attenta analisi, si possa ricostruire la storia delle parrocchie di Buddusò, Padru e Berchiddeddu”. In questo modo, si hanno a disposizione notizie di inestimabile valore per coloro che sono interessati agli studi genealogici, alle ricerche statistiche, linguistiche, storiografiche, antropologiche e demografiche; inoltre, permettono di ricostruire i movimenti della popolazione prima dell'istituzione dell'anagrafe statale - che a Buddusò e nei Saltos de Josso (Padru, Berchiddeddu e le loro frazioni) venne istituita nel 1866-, poiché forniscono la registrazione ininterrotta della popolazione buddusoina, padrese e berchiddese, a partire dal Settecento.

Consultando tali fonti emerge, dunque, come Buddusò, situato spazialmente in una zona periferica, lontano dai maggiori centri dell’isola, non fosse un villaggio chiuso, inaccessibile a persone e idee o impermeabile a scambi e relazioni con l’esterno, ma al contrario vivace, dinamico e aperto. Ciò è dimostrato dalla presenza di una certa percentuale di abitanti, il cui status socio-culturale era apprezzabile già a quei tempi: non mancano, infatti, diversi nomi di laureati provenienti da famiglie facoltose e si citano, non solo personaggi forestieri di nobili natali o borghesi sardi, ma anche un nutrito numero di commercianti corsi e genovesi che hanno frequentato il villaggio e condotto al fonte battesimale i rampolli delle famiglie buddusoine.

Sabato 15 settembre alle ore 19, nella sala conferenze della Biblioteca Comunale di Buddusò, Mons. Pietro Meloni, vescovo emerito di Tempio Pausania, presenterà il libro.