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Cronaca

Bortigiadas, Museo Mineralogico: il bagliore di 700 minerali

Bortigiadas, Museo Mineralogico: il bagliore di 700 minerali
Bortigiadas, Museo Mineralogico: il bagliore di 700 minerali
Laura Scarpellini

Pubblicato il 05 August 2020 alle 18:30

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Bordigiadas, 9 agosto 2020 - Nel 1984 da una iniziale donazione del collezionista Giuseppe Tanca in favore del Comune di Bortigiadas, vide la luce il Museo Mineralogico che comprendeva più di 1000 esemplari di minerali, appartenenti a 250 specie diverse. La collezione venne allestita nello stabile attiguo alla scuola elementare comunale, creando quello che oggi è conosciuto come il Museo Mineralogico di Bordigiadas. Nel corso degli anni il Museo è stato inserito nei percorsi turistici nazionali,e in seguito anche riconosciuto dalla Regione Autonoma della Sardegna. Dopo un breve periodo di apertura rimase chiuso per circa un decennio sino alla seconda metà degli anni '90 quando il Sindaco Luciano Dessena promosse la ricomposizione della collezione Tanca e la riapertura della struttura museale. Durante le fasi del nuovo allestimento, eseguito anche grazie al contributo dello stesso Tanca, la quantità dei minerali si andata riducendo ad un numero di 700 pezzi. Con un rinnovo degli spazi espositivi del museo, si è andato a creare un percorso culturale, dei pannelli didattici e, una nuova catalogazione degli esemplari che interessano il territorio di Bortigiadas e dei comuni limitrofi. Per implementare la didattica legata al museo trova spazio anche una sezione cartografica che vede raccolti, oltre ad alcune carte tematiche, un insieme di documenti storici sul paese e il suo territorio. Nel museo trovano spazio specie di minerali uniche della Sardegna tra cui: silicati di Allanite, diffusi in tutto il territorio gallurese; silicati di Babingtonite, rinvenuti in Gallura e a La Maddalena; silicati di Bavenite, rari, ma discretamente presenti in Gallura; silicati di Berillo, rari e rinvenuti in Gallura e a La Maddalena; silicati di Bertrandite, rari, rinvenuti solo nelle cavità pegmatiche dell'isola di Caprera; alogenuri di Bismoclite, rari, rinvenuti nelle cave di Cala Francese (La Maddalena); carbonati di Calcio-ancilite rari, rinvenuti nelle cave di Furru e Conca di Calangianus; silicati di Ferroaxinite, presenti a La Maddalena, Sant'Antonio di Gallura, Palau, Calangianus e Aggius; silicati di Hellandite, rari, rinvenuti a Cala Francese (La Maddalena); silicati di Hingganite rarissimi, rinvenuti a Cala Francese (La Maddalena); silicati di Julgoldite rari, rinvenuti a Cala Francese (La Maddalena); carbonati di Kamphaugite rarissimi, rinvenuti a Cala Francese (La Maddalena) e nelle cave di Furru e Conca di Calangianus; solfati di Powellite, rari, rinvenuti nelle isole di La Maddalena e Santo Stefano; solfati di Scheelite, rinvenuti a Cala Francese (La Maddalena). La collezione di esemplari si perfeziona infine con reperti di minerali provenienti dalla Turchia, Brasile, Tasmania e Marocco. Inoltre il museo deve la sua importanza alla panoramica offerta sui minerali del territorio gallurese, forse unica e alla presenza di esemplari rari. E' possibile effettuare una visita con ingresso gratuito al museo esclusivamente contattando telefonicamente, o via e-mail il comune di Bortigiadas. Si potrà così prenotare un ingresso in tutta sicurezza nel rispetto delle normative anti- Covid: [email protected] comunebortigiadas.it/vivere/cultura Il Museo Mineralogico è facilmente raggiungibile essendo situato sulla strada principale del paese di Bortigiadas accanto alla biblioteca comunale, in viale Trieste al numero civico 30. Un affascinante viaggio nel monto dei minerali che nella loro immobilità riesco a raccontarci storie senza tempo, della nostra amata terra di Gallura.