Friday, 29 March 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Bimbo minaccia compagni. SensibilMente: disabilità a scuola è cosa delicata

Bimbo minaccia compagni. SensibilMente: disabilità a scuola è cosa delicata
Bimbo minaccia compagni. SensibilMente: disabilità a scuola è cosa delicata
Angela Galiberti

Pubblicato il 17 April 2015 alle 17:28

condividi articolo:

Olbia, 17 Aprile 2015 - La Nuova Sardegna di oggi racconta una storia che ha dell'incredibile, ma che getta una luce diversa sulla disabilità e sull'integrazione a scuola. L'articolo racconta di un bambino di terza elementare che, nel pieno di una lezione, avrebbe recuperato da un mobile un coltello per poi minacciare due compagnetti di classe puntando l'arma alla gola e alla schiena. Inevitabili le denunce delle famiglie e la preoccupazione delle stesse. Sicurezza e diritto allo Studio dovrebbero, in un paese normale, andare di pari passo.

Su questa vicenda, però, è voluta intervenire l'associazione olbiese SensibilMente, guidata da Veronica Asara. Obiettivo dell'intervento far riflettere la cittadinanza sulla disabilità a scuola, sulle difficoltà che le famiglie vivono ogni giorno e sulla necessità di abbattere i pregiudizi sulla disabilità in particolare quella mentale.

"Ci rincresce constatare come, ancora una volta, argomenti tanto delicati siano trattati con estrema superficialità - scrive l'associazione SensibilMente -. Il bambino in questione, presumibilmente affetto da una disturbo grave del comportamento (non necessariamente autismo), è in questo modo additato come un piccolo violento. Voglio proporre una semplice riflessione: i bambini con problematiche comportamentali sono sempre più frequenti e spesso, questo genere di problematiche sono legate ad una disabilità più o meno grave o ad un malessere molto marcato. La disabilità a scuola è purtroppo, una faccenda estremamente complessa, per la quale la scuola Italiana vanta una legge (104/92) molto all'avanguardia, che ha come fine ultimo l'integrazione e l'inclusione. Le famiglie, la scuola stessa, nella maggior parte dei casi, cerca di approntare dei piani di intervento che consentano un'integrazione del disabile all'interno del gruppo classe, anche quando quest'ultimo ha problemi comportamentali. Il processo di integrazione è delicato e complesso e deve scardinare ataviche e ostiche convinzioni e pregiudizi riguardo la disabilità, in particolare quella psichica".

Secondo SensibilMente, bisognerebbe trattare queste notizie con delicatezza, poiché si rischia di vanificare il lavoro fatto dalla famiglia protagonista del fatto di cronaca, ma anche di tutte le altre famiglie che hanno all'interno del nucleo famigliare minori disabili. "La divulgazione di notizie come quella comparsa oggi, oltre a non essere di supporto a nessuno (tantomeno alla famiglia del piccolo in grave difficoltà), rischia di frantumare anni di lavoro fatto dalle famiglie, dalla scuola e dalle associazioni in favore dell'inclusione scolastica. Da domani, ad Olbia, i bimbi disabili saranno guardati con un pò di sospetto in più - commenta duramente l'associazione guidata da Veronica Asara -. Ciò che le famiglie dei compagni dovrebbero fare è fornire supporto alla famiglia e al bimbo in difficoltà, chiedere maggiore intervento da parte delle istituzioni preposte (Comune, Asl) ed in particolare l'intervento adeguato da parte delle istituzioni scolastiche, il tutto in funzione di un supporto reale alla necessità di un bambino che, prima che disabile, è un bambino come gli altri".

L'associazione SensibilMente si offre come supporto alla famiglia di questo bambino, anche se non è autistico.

(in copertina: bambini - immagine di repertorio)