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Cronaca

Base USAF Limbara: Tutto si è fermato ai tempi della Guerra Fredda

Base USAF Limbara: Tutto si è fermato ai tempi della Guerra Fredda
Base USAF Limbara: Tutto si è fermato ai tempi della Guerra Fredda
Antonio Pani

Pubblicato il 27 February 2016 alle 13:12

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Olbia, 27 febbraio 2016 – Situata sul punto più alto della Gallura, nelle cime del monte Limbara, giace abbandonata, ormai da venti anni, la vecchia base radio della USAF (United States Air Force). La stazione entrò in servizio nel 1966, e fu utilizzata come centro di controllo di tutte le comunicazioni radio dell’area mediterranea. Non a caso il massiccio del Limbara, che sfiora 1360 metri d’altezza. si trova in un luogo piuttosto strategico, proprio al centro del Mar Mediterraneo.

A decretare la morte della base fu l’avvento delle comunicazioni satellitari, infatti diventata ormai antiquata nel 1993 venne ceduta all’aeronautica militare. Percorse tutte le curve in salita tra i boschi di lecci che portano fino alle cime del Limbara, superato un avamposto, si può accedere facilmente all’interno della stazione. La prima cose balza agli occhi sono le grandissime antenne di color verde militare che imponenti e maestose dominano tutto il territorio. Da lì, nelle giornate di sole la vista può spaziare per tutto il territorio gallurese, tanto che il lago del Liscia da là sopra sembra una piccola pozza d’acqua. Appena entrati si respira da subito un clima apocalittico: sembra infatti che l’area sia appena uscita da una serie di bombardamenti aerei.

Gli edifici, ormai in un totale stato di degrado, sono semidistrutti e pericolanti però, tra le rovine, si può intravvedere quel che rimane delle sala motori, delle officine meccaniche, di una cucina, del ristorante, della sala cinema e dei dormitori. Attraversando i corridoi ed entrando nelle stanze si è subito catapultati nel periodo della guerra fredda, un’ ambientazione tipica dei film americani dove ci si può rendere conto di come vivevano e lavoravano i tecnici militariquando la base era ancora attiva.

Ormai semidistrutta e abbandonata a sé stessa la base rischia di diventare un pericolo per tutto il territorio circostante; infatti tra le macerie sparse nel suolo si trovano materiali molto pericolosi per la natura circostante come il piombo, il rame e la lana di ferro. Dal 2008 le aree della stazione sono passate nelle mani della Regione Sardegna. Cosa farne ora di quell’area? Lasciarla così sarebbe un vero e proprio spreco; lastruttura, una volta bonificata, vista la sua fantastica posizione potrebbe essere utilizzata in molti altri modi come per esempio in un museo dedicato alla Guerra Fredda vista dal Limbara,oppure in una struttura ricettiva che rilanci l’escursionismo nelle vallate del monte visto il bellissimo panorama da cui si gode da lassù. Chissà quanti segreti e quanti messaggi che hanno deciso le sorti di qualche guerra sono stati inviati da quelle antenne. Misteri che rimarranno tra le mura dei fatiscenti edifici. Una cosa è certa: il posto, nonostante sia pericoloso da visitare, è molto affascinante.