Bando "Impresa Donna": un lettore segnala

Riportiamo di seguito la segnalazione da parte di un lettore riguardo la risposta dell'Assessore Liori alle lamentele delle donne escluse dalla graduatoria del bando regionale "Impresa Donna":

"A settembre è stato pubblicato il bando della Regione Sardegna "Impresa Donna" e in centinaia si sono messe subito al lavoro, anche di notte, nella speranza di poter accedere all'ottenimento dell'incentivo (unico modo in molti casi per poter dare corpo all'idea di poter fare impresa).

Il termine per la presentazione, dapprima fissato per la fine dello stesso mese, viene successivamente spostato alle ore 10 del 17 ottobre e, poichè era indicato nel bando che avrebbero avuto priorità le domande inoltrate alle poste per prime (ma non prima dell'orario indicato), lascio immaginare quante donne alle dieci erano dentro gli uffici postali con il plico contenete la domanda, i documenti allegati e la speranza di poter entrare in graduatoria, e tante erano sicuramente lì ancora prima che gli uffici aprissero al pubblico.

E' comprensibile lo stato d'animo di queste persone una volta saputo che la propria domanda non è stata scartata perchè mancante dei requisiti, ma non è stata proprio aperta.

La risposta data dall'assessore è " politicamente giusta" quando dice che hanno dovuto prendere le prime domande arrivate pur di non rischiare di dover perdere il finanziamento europeo.

Queste graduatorie inoltre portano la data del 26 aprile 2012, considerando che le domande erano state spedite il 17 ottobre 2011, sarebbe opportuno conoscere il motivo del perchèci sono voluti ben 160 giorni per stilare una graduatoria degli orari di spedizione delle raccomandate.

Ma il problema più grave è che il 17 ottobre il sistema informatico delle poste è andato in tilt e, soltanto dopo le dieci, dietro l'insistenza delle candidate, gli impiegati , qualcuno prima e altri dopo, si decidono ad accettare le raccomandate indicando data ed ora a penna, e così vien fuori che da un ufficio postale di Assemini, pittosto che di Mogoro o altra località, sono state accettate cinque o sette o dieci raccomandate (tra ammesse ed escluse)nello stesso orario (le 10,00); considerando un tempo di 2 minuti per ogni operazione la quinta raccomandata accettata dovrebbe riportare le 10,10.

In qualche altro ufficio l'impiegato piùdiligente ha indicatoil giusto orario di accettazione della raccomandata (ignaro che la precisione nello svolgimento del proprio lavoro avrebbe recato un danno irreparabile ).

La risposta data telefonicamente alla preoccupazione di diverse donne nei giorni immediatamente successivi era sempretranquillizzante in quanto si rassicurava che le domande sicuramente sarebbero state valutate non con il criterio della spedizione (visto il problema verificatosi alle poste) ma per fattibilità dell'idea e per completezza di documentazione.

Altra domanda a cui dovrebbe rispondere l'assessore è perchè, mentre persette provincie vengono pubblicati gli elenchi degli ammessi e gli elenchi degli esclusi con la motivazione, per la provincia di Olbia Tempio viene pubblicato solo l'elenco delle candidate ammesse alla selezione?

In base a tutti questi fatti, non sarebbe stato meglio che le domande venissero sottoposte ad altro criterio di valutazione? Perchè l'assessore non spiega almeno alle donne che non appartengono a nessuna categoria (ammesse e non ammesse)?"