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Pubblicato il 24 January 2018 alle 11:51
Nuoro, 24 gennaio 2018 - Si è conclusa questa mattina la vasta operazione coordinata dai Carabinieri di Nuoro che ha visto protagonisti anche i colleghi di Torino, Vercelli e Catania. Il risultato è pari a due persone in carcere, 14 ai domiciliari, 4 denunciate a piede libero e una sottoposta all'obbligo di dimora.
Con questa operazione è stata sgominata una presunta banda dedita alle truffe e alle estorsioni: tutto è partito mesi fa, quando i genitori di un giovane morto suicida hanno chiesto aiuto informalmente ai Carabinieri di Nuoro perché non si spiegavano nel modo più assoluto il tragico gesto del figlio.
L'Arma ha così ricostruito i fatti antecedenti alla morte del giovane nuorese: poco prima di essere assunto in una struttura sanitaria, il giovane è incappato in un falso ispettore di Polizia che ha cominciato a ricattarlo per presunte violazioni riguardanti alcuni annunci pubblicati su un sito di incontri. Il giovane, prima di uccidersi, aveva versato al finto poliziotto 5000 euro.
Da questi particolari importantissimi, i Carabinieri di Nuoro sono riusciti a individuare il falso poliziotto e ricostruire la rete di questa presunta banda che raccoglieva informazioni sulle vittime e poi le ricattava con minacce di querela. Secondo i Carabinieri nuoresi, in tutta Italia sarebbero state truffate almeno 600 persone.
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