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Cronaca

Bambino Podalico: a Olbia le mamme possono partire con parto naturale

Bambino Podalico: a Olbia le mamme possono partire con parto naturale
Bambino Podalico: a Olbia le mamme possono partire con parto naturale
Olbia.it

Pubblicato il 28 March 2012 alle 18:25

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Lunedì scorso, 26 marzo, nella sala parto dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, è venuta alla luceGiada; la giovane mamma,Marika Lai, commessa olbiese di 22 anni, voleva a tutti i costi partorire in modo naturale. “Quando i ginecologi mi hanno detto che la bambina si trovava in posizione podalica ci sono rimasta malissimo; poi però la bella notizia: ringrazio tutto lo staff del reparto per questo dono che ci hanno fatto”, spiega Marika, che ha accettato di effettuare le manovre podaliche sulla sua bambina.“Le manovre sono state veloci e il dolore minimo; io ero tranquilla, medici e ostetriche sono stati splendidi; è un percorso che consiglio a tutte le donne che si trovano nella mia stessa situazione e che vorrebbero partorire con un parto naturale”, racconta la giovane donna che ha potuto partorire naturalmente solo grazie alle manovre di rivolgimento eseguite dal ginecologo Gian GavinoPeppi. Con Marika, in sala parto, era presente anche il compagno ventisettenne, Fabrizio Carta. “Se il bimbo si presenta podalico, quindi con la testa in su e piedi rivolti verso il canale del parto, e le condizioni della mamma lo consentono, siamo ora in grado di proporre alla gestante il rivolgimento, per manovre esterne, che consiste nel far fare al feto una “capriola” per farlo mettere in posizione cefalica, evitando in questo modo il parto cesareo; Bisogna considerare che la presentazione podalica rappresenta una delle indicazioni più frequenti al taglio cesareo elettivo e interessa mediamente il 7% delle partorienti, quindi nella realtà olbiese (sono stati 964 i bambini nati nel 2011) circa 70 donne”, spiega il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Olbia,AntonioRubattu. “La posizione podalica rappresenta una delle cause più frequenti di taglio cesareo elettivo; per questo motivo nella nostra unità operativa, dove si pone particolare attenzione alla riduzione dei tagli cesarei e all’incremento di quelli naturali, si è avviato il Percorso di “rivolgimento” per manovre esterne. Una procedura che si applica, sotto stretto monitoraggio ecografico, alla 36-37esima settimana, quando il bambino, ormai sviluppato ha poche possibilità di girarsi autonomamente e che nella maggior parte dei casi consente alle donne di porre fine alla gravidanza proprio con un parto naturale”, aggiungeRubattu. Nel 2011 nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia sono stati registrati 275 tagli cesarei su 964 parti, con una percentuale del28,52% (la Toscana in Italia è tra le Regioni più virtuose con una percentuale dei cesarei vicina al 27%). “Con la partecipazione e il supporto di tutto lo staff, con questa nuova procedura e il sostegno emozionale, puntiamo ora a ridurre ulteriormente questa percentuale”, concludeRubattu.