Roma, 25giugno 2016 –L'Ente Nazionale Protezione Animali si unisce all'appello della famiglia della bambina morsa da un dogo argentino, a Carbonia, e chiede ai veterinari Asl, che hanno preso in consegna il cane per una valutazione comportamentale, di non sopprimerlo .«
Stando alla ricostruzione fatta dalla stampa, sembra proprio che si sia trattato di un incidente; è possibile che il cane abbia interpretato il gesto affettuoso della bambina come un atto di aggressione e si sia dunque difeso»,spiega
Giuseppe Fascì, coordinatore Enpa per la Sardegna.«
Il dogocomunque non deve essere soppresso. Vorrei infatti ricordare che, nel caso in cui dovessero emergere problematiche di natura comportamentale, queste possono essere affrontate e risolte attraverso un percorso finalizzato al pieno recupero dell'animale. Come peraltro dimostrano i numerosi successi ottenuti da Enpa nella riabilitazione dei cani ex combattenti. Naturalmente– aggiunge Fascì –
offriamo fin da ora il nostro supporto alla famiglia e al cane».