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Cronaca

Balneari Olbia al tempo del Covid: "Nizzi, dove sei?"

Balneari Olbia al tempo del Covid:
Balneari Olbia al tempo del Covid:
Olbia.it

Pubblicato il 08 April 2020 alle 17:18

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Olbia, 08 marzo 2020 - Attaccano senza remore anche al tempo del Covid-19: sono i balneari olbiesi o, per meglio dire, la Federbalneari che li rappresenta con Claudio Maurelli in pole position.

Attaccano perché, con l'economia turistica completamente bloccata, temono ancora di più per il loro lavoro già messo in discussione con la mancata estensione delle concessioni da parte del Comune di Olbia.

Ecco perché i balneari olbiesi si domandano tra le righe "dov'è" il sindaco Settimo Nizzi e chiedono un suo cenno, chiedono l'estensione.

Tutto parte dal confronto con un'altra realtà, quella del Comune di Bari, dove l'amministrazione - in tempo di Covid - ha deciso di estendere le concessioni balneari ai suoi operatori. A Olbia, invece - secondo Federbalneari, tutto tace.

"Non è più tollerabile questa assenza totale delle istituzioni, a partire dalla già perennemente assente amministrazione locale di Olbia, che sappiamo essersi già "distinta" sul panorama nazionale come la sola città a schierarsi apertamente contro le famiglie di lavoratori estivi sardi, "licenziando" Centinaia di lavoratori balneari con una pec a firma degli attuali dirigenti Comunali Olbiesi", attacca il segretario regionale Federbalneari Claudio Maurelli.

Poi, l'esempio barese: "È di qualche giorno fa l'ennesima estensione al 2033 da parte di uno degli ormai tantissimi Comuni d'Italia, Bari per l'esattezza, il quale ente locale, comprendendo le ricadute non solo in termini umani ma economici imminenti, ha deciso di velocizzare l'iter di estensione dei titoli concessori fino al 2033 per tutte le spiagge baresi. Quando si dice volere è potere, soprattutto pensare agli interessi dei cittadini e lavoratori già stremati dalla quarantena in termini di disdette e investimenti sul piano turistico ricreativo".

Rinfrancati da quanto succede in Puglia, i balneari olbiesi sono così tornati all'attacco del sindaco di Olbia, impegnato nell'emergenza Covid-19 come tutti i sindaci italiani.

"Se tantissimi Comuni Nazionali hanno recepito questo Stato di Crisi Gravissimo, ci domandiamo a maggior ragione, cosa stia aspettando ancora il Comune di Olbia? Vuole Salvare dal Fallimento ormai imminente l'economia turistica Cittadina e le famiglie Olbiesi o farla andare definitivamente nel baratro questo 2020 e gli anni a seguire rispetto al resto d'Italia? Pensa davvero che gli olbiesi faranno passare tutto in sordina come sempre? Le Famiglie di balneari che ci contattano ogni due giorni ormai, chiedono informazioni e non sono preoccupate, ma sono in uno stato di Altissima tensione", spiega Maurelli.

Secondo il segretario Maurelli, infatti, la tensione tra le famiglie sarebbe altissima e l'auspicio è che il Comune non si dimentichi dei balneari, anche se è impegnata su un altro fronte importante: quello del Covid.

"Durante questo periodo di quarantena forzata, avendo tempo a sufficienza per organizzare il lavoro futuro, Spero davvero con tutto il cuore che questa Amministrazione non voglia, per negligenza involontaria, dimenticare le famiglie dei balneari Olbiesi, poiché questo significherebbe sempre involontariamente "soffiare su una miccia che purtroppo sta per esplodere"", afferma Maurelli.

A rendere più difficile la situazione vi è anche il fattore "mafia", o per meglio dire criminalità organizzata. Gli allarmi, in questo senso, sono già stati lanciati. In particolare, a parlare è stata Unimpresa che ha messo tutti sul chi va là perché le mafie potrebbero approfittare delle difficoltà delle aziende per comprarle a bassissimo prezzo.

Tutta Italia corre questo rischio, non solo il meridione: la Sardegna, per esempio, è un territorio in cui la criminalità organizzata riesce a volte a fare affari. Non solo con il traffico di stupefacenti, ma anche attraverso investimenti. Ecco perché la Federbalneari teme che il gioiello olbiese - parliamo di alcune delle concessioni più belle e appetibili d'Italia - possa essere notato da loschi figuri proprio nel momento peggiore per queste piccole aziende.

"Ci sono rischi enormi di infiltrazioni Mafiose e gruppi malavitosi, poiché si sa, nei momenti di crisi vera appaiono gruppi di interesse delinquenziale ovunque, per cercare di fare da padroni anche in Sardegna", sottolinea Maurelli.

Infine, la stoccata finale: "È il momento di agire da parte di questa Amministrazione e del suo Sindaco, nella speranza che per una volta comprenda davvero i lati umani e economici delle famiglie Olbiesi poiché dal punto lavorativo siamo certi che giù oggi "Non andrà tutto bene"".