Thursday, 18 April 2024

Informazione dal 1999

Eventi, Annunci

Autunno in Barbagia: questo fine settimana scopriamo Mamoiada e Ovodda

Autunno in Barbagia: questo fine settimana scopriamo Mamoiada e Ovodda
Autunno in Barbagia: questo fine settimana scopriamo Mamoiada e Ovodda
Antonio Pani

Pubblicato il 03 November 2016 alle 10:31

condividi articolo:

Olbia, 03 Novembre 2016 - Dopo i successi di Desulo e Aritzo, invasedamigliaia di visitatori la rassegna Autunno in Barbagia si sposta in due bellissimi paesi: Mamoiada e Ovodda.

Mamoiada, con i suoi 2600 abitanti, nasce su fertili terreni d’origine granitica, con un microclima temperato e alte escursioni termiche tra il giorno e la notte, prosperano le vigne da cui si ottengono rinomati vini, produzioni eccellenti delle cantine locali e importante risorsa economica del centro. Abbondanti sorgenti danno vita ad una natura rigogliosa che si estende sulle distese di pascoli percorse dalle numerose greggi. L’allevamento, una delle principali attività produttive, caratterizza il paesaggio anche per la presenza dei cosiddetti sentieri dei pastori, incantevoli strade rurali della transumanza da cui si possono intraprendere affascinanti escursioni a piedi o in mountain bike. Il 17 gennaio con la festa di Sant’Antonio Abate ha inizio il carnevale isolano con l’accensione dei grandi fuochi rituali: ogni anno a Mamoiada si ripete un antichissimo cerimoniale animato dalle maschere tradizionali più famose dell’Isola i Mamuthones e Issohadores che sfilano anche durante Autunno in Barbagia. Diversi esemplari di queste straordinarie maschere sono esposti nel Museo delle Maschere Mediterranee in cui si possono ammirare altre rappresentazioni del carnevale barbaricino a confronto con le maschere di alcuni paesi europei e mediterranei.

Il passaggio ininterrotto dei popoli che hanno attraversato il territorio di Ovodda ha lasciato dietro di sé molte storie da raccontare: come quella della via oviante, via della transumanza su cui si spostavano le greggi dalle montagne alle pianure, o quella della strada romana che passava attraverso le Barbagie percorrendo il versante occidentale del Gennargentu. Le numerose domus de janas e i menhir superstiti nelle vicinanze del rio Aratu testimoniano la presenza delle civiltà autoctone che abitarono l’area nella preistoria, mentre risalgono all’età del Bronzo le quattro tombe dei giganti e circa dieci nuraghi. Le bellezze del suo patrimonio naturalistico lo rendono la meta ideale per gli amanti dell’escursionismo che possono scegliere tra numerosi sentieri alla scoperta di oasi naturali e importanti resti archeologici rinfrescandosi, lungo il camino, alle sorgenti e ai ruscelli che abbondano in tutta l’area. Nell’economia locale rivestono particolare importanza i comparti pastorale e agricolo, settori prettamente tradizionali, e quello agroalimentare (formaggi, dolci e pane carasau – denominato localmente pan ‘e fressa). Ugualmente rilevanti sono il comparto lapideoe quello dell’estrazione e lavorazione del sughero. Ovodda è illuogo dei centenari. L’aria buona, il cibo sano, l’acqua pura e le sane abitudini della gente hanno assegnato al paese un primato di fama mondiale: quello dellalongevità.

per maggiori informazioni e per i programmi potete visitare la pagina www.cuoredellasardegna.it