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Olbia, sede Autorità Portuale: "dove sono i sindaci della Gallura?"

Olbia, sede Autorità Portuale:
Olbia, sede Autorità Portuale:
Olbia.it

Pubblicato il 30 May 2017 alle 19:27

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Olbia, 30 maggio 2017 - Il futuro dell'Autorità portuale è ancora al centro delle cronache politiche. A parlare è il Partito Sardo d'Azione, rappresentato a Olbia dalla segretaria Lidia Fancello. "Apprezziamo l’intervento del consigliere regionale Giovanni Satta sul Problema della Port Autority, riteniamo sia ciò che un politico gallurese debba fare in merito al problema chiedendo che la sede rimanga ad Olbia - scrive Lidia Fancello -.Tuttavia crediamo che quando accenna alla classe politica, l’onorevole, sia troppo generico. Noi vogliamo essere più pratici e ci piace fare nomi e cognomi, perché la responsabilità non sia diluita fra tanti, ma ha protagonisti precisi, in primo luogo il sindaco della nostra città, Nizzi, il quale non risulta sia intervenuto fino ad ora in maniera forte sul problema, ma auspichiamo che lo faccia quanto prima".

Secondo il Psd'az olbiese, a preccupare deve essere il silenzio dei sindaci. "Ci impensierisce anche il silenzio dei sindaci degli altri centri galluresi e non intorno alla questione, come se la cosa non li riguardasse. Telti, Sant'Antonio, Tempio, Alà dei Sardi, Golfo Aranci, San Teodoro, ma anche Oschiri, Monti, Berchidda e via dicendo ... Noi vorremmo richiamarli alla responsabilità di essere amministratori di quelle comunità che beneficiano a più livelli dell’economia terranovese, rimasta uno dei pochi motori economici della Gallura e dintorni - continua la rappresentante del Partito sardo d'Azione -.Il loro intervento è importante quanto quello degli olbiesi, poiché è cosa nota che Olbia offre lavoro a molte comunità di galluresi e non solo galluresi, stanziali o semipendolari, evitando in questa maniera il fenomeno più tragico dell’emigrazione fuori dall’isola e dello spopolamento che affligge ormai l’interno della Sardegna da nord a sud". Lidia Fancello pone l'accento sulle difficoltà che vivono le aziende. "Vi sono realtà produttive come la grande industria conserviera, che insieme alle società aeroportuali come Geasar e Meridiana, producono una significativa fetta del PIL dell’intero nord Sardegna.È emblematico come nelle scorse settimane i funzionari della ASL e dell’azienda “As Do’ Mar” per esempio, si siano dovuti recare a Cagliari per sdoganare prodotti che fino a ieri approdavano ad Olbia senza alcun problema - conclude Lidia Fancello -.Questi sono da considerarsi come attentati alla nostra economia, tali che potrebbero in futuro indurre le grandi aziende a smantellare e cercare spazi altrove.Chiediamo a gran voce l’intervento deciso di tutti i sindaci galluresi e territori limitrofi, sulla questione, perché la sopravvivenza dell’economia olbiese e di tutta la Gallura è strettamente legata alla portualità e ai suoi servizi".