Autonomia, addio: il Consiglio regionale affossa la Provincia del Nord-Est con bagarre finale

Olbia, 17 gennaio 2019 - Il Consiglio regionale della Sardegna chiude la legislatura Pigliaru con un teatrino degno delle peggiori compagnie teatrali del mondo: alla fine, a trionfare, è sempre e il solo caro vecchio becero campanilismo in ottica anti-gallurese. I ragionamenti uditi nel parlamentino sardo, infatti, possono essere riassunti in due fattispecie: se la Gallura vuole la Provincia allora anche tutti gli altri territori devono averne una; se la Gallura vuole la Provincia, allora Sassari deve essere area metropolitana. Insomma, una sorta di "gne gne" politico che poteva essere evitato se ognuno avesse perorato la propria causa a carte scoperte, come ha fatto la Gallura presentando nel 2017 questo disegno di legge e cercando in tutti in modi un gentleman agreement.

Alla fine, la votazione non si è nemmeno tenuta poiché è mancato il numero legale. Fatto ancora più sconcertante è quanto successo appena tre consiglieri del Pd (tra cui Cocco e Sabatini) si sono alzati per non votare. Alla vista di quel gesto, dalle tribune del pubblico ove sedevano molti galluresi è scattato il coro dei "buuh": è così che è partita la bagarre che ha costretto il Presidente del Consiglio Regionale Ganau a "cacciare" fuori dall'aula il pubblico presente. Insieme al pubblico, però, è stato allontanato anche il direttore di Olbianova, Mauro Orrù, che si è trovato a essere "espulso" suo malgrado dall'aula e in modi, a quanto pare, piuttosto spicci. A lui va la solidarietà dell'intera redazione di Olbia.it.