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Cronaca

Gita negata a studente autistico. Sensibilmente: "chiamiamola discriminazione"

Gita negata a studente autistico. Sensibilmente:
Gita negata a studente autistico. Sensibilmente:
Angela Galiberti

Pubblicato il 14 April 2017 alle 18:37

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Olbia, 14 Aprile 2017 - Una gita scolastica negata a uno studente autistico - fatto, questo, avvenuto a La Maddalena e raccontato da La Nuova Sardegna - ripropone ancora una volta il tema dell'integrazione delle persone disabili nella scuola. Una madre di La Maddalena ha denunciato che suo figlio sarebbe stato escluso dalla gita scolastica a Barcellona. La scuola si è difesa spiegando che è stato un errore.

Su questo tema interviene l'associazione olbiese SensibilMente Onlus, reduce dalla settimana dedicata alla Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo. Veronica Asara, presidente di SensibilMente, commenta l'accaduto, sottolineando le gravi mancanze che spesso le istituzioni hanno nei confronti proprio dei più deboli.

"Appena calato il sipario sul 2 aprile, giornata mondiale di sensibilizzazione per i disturbi dello spettro autistico, che ha l'ampio significato di promuovere l'inclusione sociale delle persone con autismo, ci troviamo amaramente a prendere atto di una storia che di inclusivo non ha nulla. Proprio durante le manifestazioni legate al 2 aprile, una mamma mi ha raggiunto per raccontarmi la storia di suo figlio, ragazzo con disturbo dello spettro autistico escluso dalla gita scolastica. "Non ci hanno avvisato, non un messaggio, niente". Hanno saputo della gita a Barcellona qualche giorno prima della partenza. La dirigente scolastica ha detto che è stata una svista. Una svista - scrive Veronica Asara -.Riflettiamo insieme sull'accaduto. Ricordo che io stessa andai in gita a Barcellona con la mia classe e ricordo che l'organizzazione comportò una mobilitazione organizzativa da parte della scuola e di noi studenti, che inizio' almeno due mesi prima. Dubito che le cose siano cambiate a 25 anni di distanza; organizzare una gita all'estero comporta consigli d'istituto, richieste di autorizzazioni, passaggi burocratici di vario genere. Ci vuole tempo e la scusa della svista di un messaggio mancato, avrebbe potuto reggere se la gita in questione fosse stata il giorno successivo al museo di fianco alla scuola, per fare un esempio. Saltare il passaggio di comunicare alla famiglia di una gita all'estero è un atto prolungato, ripetuto, reiterato quindi non può essere una svista".

"La Dirigente individua nell'insegnante di sostegno il responsabile dell'errore umano facendolo diventare il capro espiatorio. E' una cosa che accade con una certa regolarità e nasconde una forma mentis micidiale. L'insegnante di sostegno ai sensi della legge 104, è un insegnate della classe che ha il compito di aiutare l'integrazione del gruppo classe e lo studente con disabilità. Quindi il ragazzo autistico non è un alunno dell'insegnante di sostegno, almeno non di più di quanto non lo sia di tutti gli altri insegnanti. Ecco, di tutti loro nessuno si è accorto che il ragazzo in questione e la sua famiglia non erano stati informati della gita? Ognuno di loro ha delegato al sostegno compiti che sono di tutti i docenti di quella classe, declassando di fatto il ruolo dell'insegnante di sostegno a badante del ragazzo autistico - continua SensibilMente -.Infine c'è la Dirigente. Per organizzare una gita alla quale partecipi un ragazzo con disabilità è necessario attivare percorsi specifici per individuare l'accompagnatore (ma anche due se necessario); alla Dirigente non è venuto in mente che non è stata sollevata minimamente la possibilità che il ragazzo andasse in gita? Si è proprio dimenticata della sua esistenza? Non ha fatto la banalissima domanda "ma perché lui non và?".Beh, il quadro mi pare completo ed è un quadro che fa capire quanto quel ragazzo non sia integrato nella sua scuola, quanto sia di fatto ignorato da tutti coloro che dovrebbero tutelarlo. Chiamatelo errore umano se volete, a me è chiarissimo che si tratta di discriminazione. PS: l'associazione è a disposizione della famiglia nel caso volesse sporgere denuncia".