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Cronaca

Attività commerciali spacciate per associazioni e onlus

Attività commerciali spacciate per associazioni e onlus
Attività commerciali spacciate per associazioni e onlus
Olbia.it

Pubblicato il 20 October 2017 alle 10:18

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Oristano, 20 ottobre 2017 -La Guardia di Finanza di Oristano sta svolgendo, su tutto il territorio provinciale,un’approfondita attività di investigazione e controllo nei confronti di soggetti che,“mascheratisi” da associazioni sportive, culturali e ricreative “senza scopo di lucro” al fine di evadere il fisco, svolgono, invece, attività commerciali vere e proprie.

I Finanzieri hanno appena concluso una serie di verifiche fiscali nei confronti di n. 6 Associazioni Sportive Dilettantistiche e Associazioni di Promozione Sociale, che siannoveravano nella categoria degli Enti non Commerciali al solo fine di beneficiare delleagevolazioni fiscali previste dalla normativa di settore.In realtà tale classificazione giuridica non era altro che un artifizio per mascherarel’effettiva attività commerciale svolta: bar e pizzerie.Affinché possano applicarsi le agevolazioni previste per la citata categoria di Enti, leassociazioni devono, naturalmente, non perseguire uno scopo di lucro, svolgere attivitàistituzionale per perseguire lo scopo sociale e basarsi su una effettività del vincoloassociativo fra i soci. Prescrizioni, queste, che non hanno trovato alcuna applicazione nei casi di specie, vagliatisotto la lente dagli investigatori della Compagnia territoriale.

Le Fiamme Gialle oristanesi, infatti, hanno rilevato che i “soci” degli Enti non commerciali sottoposti a verifica erano, in realtà, solamente “clienti” della stessa, completamente ignaridella loro effettiva posizione davanti al Fisco (anche perché non avevano mai partecipatoad alcune delle periodiche assemblee societarie e/o alla nomina dei rappresentanti) e delfatto che il presidente dell’Ente era il dominus dell’attività commerciale, esercitandone lefunzioni di titolare.Gli operanti hanno constatato, inoltre, la totale assenza di alcuna attività istituzionalesvolta dall’Ente atteso che, al termine di ciascun anno solare, non si provvedeva adapprovare alcun bilancio o rendiconto economico-finanziario, così come diversamenteprescritto dalle vigenti normative che disciplinano lo specifico settore.I Finanzieri hanno, pertanto, proceduto a disvelare il fittizio “schermo associativo”riqualificando gli Enti verificati in vere e proprie attività commerciali.

I corrispettivi indebitamente percepiti e quantificati in oltre 1.580.000,00 euro e l’ivacomplessivamente evasa che ammonta a oltre 140.000,00 euro, sono stati segnalati alcompetente Ufficio Finanziario quale materia imponibile e imposta sottratta a tassazione.L’operato della Guardia di Finanza, nel caso specifico, mirava a contrastare l’utilizzodistorto dello strumento associativo, al fine di salvaguardare la libertà di giustaconcorrenza tra gli operatori commerciali nel più completo interesse dei consumatori.