Attentato incendiario nella notte. Il quarto contro la stessa famiglia

Dopo mesi di silenzio, un attentato interrompe nuovamente il sonno della famiglia di un fioraio di Olbia, Antonio Madau, 53 anni. Questa notte, in via Sardegna, la Lancia Y della figlia dell’uomo è stata cosparsa di liquido infiammabile e poi data alle fiamme. L’incendio ha coinvolto, inoltre, un furgone di un idraulico parcheggiato vicino. Il pronto intervento dei Vigili del Fuoco ha scongiurato il disastro.

I PRECEDENTI – Quello della scorsa notte è il quarto di una serie di attentati che, dall’estate scorsa, colpiscono la famiglia Madau. Il primo caso si registrò verso la fine del mese di agosto. Cinque colpi di pistola colpirono la facciata dell’abitazione sita in via Sardegna. Qualche giorno più tardi, un giovane originario di Teti, Gian Paride Aru di 24 anni, fu arrestato dai Carabinieri mentre cospargeva di benzina la solita Lancia Y. La stessa notte, dopo l'arresto, quasi a tempo di record, fu la Lancia Dedra dello stesso Aru a prendere fuoco. Il giovane, comunque, che si è sempre professato innocente, non sembrerebbe completamente estraneo alle vicende. Fu querelato, infatti, prima del tentato incendio, per aver pestato e mandato al pronto soccorso il figlio diciottenne del fioraio. Il terzo e il penultimo degli attentati fu messo a segno la notte del 7 settembre scorso. Due sconosciuti, a bordo di un motorino, lanciarono una bomba molotov contro il portone dell’abitazione. L’azione, sfortunatamente per i due attentatori, fu ripresa da alcune telecamere nascoste dai Carabinieri.