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Pubblicato il 16 November 2015 alle 11:31
Olbia, 16 Novembre 2015 - Parigi, con i suoi morti e i suoi kamikaze imbottiti di esplosivo, sembrano lontani migliaia di chilometri, ma non è esattamente così. Mentre la capitale francese è messa a ferro e fuoco dalle forze speciali alla ricerca deicomplici e dell'ottavo attentatore in fuga, in Sardegna ci si prepara per difendere i punti strategici. Anche l'Italia ha infatti innalzato i livello di allerta. A Cagliari sono arrivati gli agenti del Nucleo Upoi (Unità operativa di primo intervento): si tratta di poliziotti altamente specializzati che si occuperanno di eventi critici di matrice criminali e fanno parte di un piano di prevenzione e repressione contro i crimini transnazionali.
A questo punto, nel Nord Sardegna, c'è chi si chiede se anche Olbia verrà protetta allo stesso modo. In Gallura sono tantissimi i punti strategici a rischio: porti, aeroporti, centri storici, potabilizzatori, ma anche l'Isola di Santo Stefano. A preoccuparsi della situazione è Nicola Midulla, consigliere comunale di minoranza in quota Centro Democratico. "Noi siamo molto più vicini alla Francia di Cagliari - ha detto Nicola Midulla -. Mi rivolgo al Comune, ai sindaci del territorio e alle forze dell'ordine: come stiamo proteggendo questo angolo di Sardegna? Sono stati innalzati i livelli di sicurezza? Ricordo a tutti che a Santo Stefano c'è un deposito di armi e che la Corsica, e quindi la Francia, è molto più vicina a noi che ad altri".
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