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Cronaca

Assemblea Cisl Gallura. Idili e Putzolu: la Sardegna deve alzare la voce

Assemblea Cisl Gallura. Idili e Putzolu: la Sardegna deve alzare la voce
Assemblea Cisl Gallura. Idili e Putzolu: la Sardegna deve alzare la voce
Angela Galiberti

Pubblicato il 25 September 2015 alle 17:20

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Olbia, 25 Settembre 2015 - E' stata un'assemblea organizzativa e programmatica molto partecipata quella che si è svolta questa mattina nella sala conferenze del Delta Center di Olbia. Al centro dei riflettori vi era la Cisl Gallura, guidata da Mirko Idili ed accompagnato, al tavolo dei lavori, da Alberto Farina, Oriana Putzolu (Segretario generale Sardegna) e Piero Ragazzini (Segretario confederale nazionale).

La Cisl, ed in particolare la Cisl Gallura, è pronta al cambiamento, pronta a dare un contributo, pronta a sostenere politiche del lavoro inclusive. Non solo. La Cisl isolana sprona, ancora una volta, la giunta Pigliaru a fare di più, ad alzare la voce, a pretendere che i diritti della Sardegna non siano più violati.

Applauditissima è stata la relazione del segretario gallurese, Mirko Idili, che ha tracciato il percorso del sindacato confederale gallurese nel solco del riformismo e della difesa dei diritti dei lavoratori. "Il periodo storico che viviamo è un periodo di svolta anche per l'esercizio della rappresentanza. La cultura dell'accoglienza è stata soppiantata dalla cultura della xenofobia. L'Unione Europea di oggi non è quella pensata da Schuman - ha detto Mirko Idili, rivolgendosi alla platea -. Ci vuole un sindacato che promuova sviluppo ed integrazione. Il sindacalismo europeo deve promuovere gli Stati Uniti d'Europa. La Cisl chiede lo spostamento del baricentro dell'Unione Europea dalla rigidità allo sviluppo, alla crescita, alle politiche sociali e fiscali espansive".

Sul piano nazionale, Idili ha chiesto riforme, nonché il rinnovo dei contratti in scadenza e la concilazione del lavoro con le esigenze personali dei lavoratori. Sul piano locale, Idili ha letteralmente urlato il suo sdegno per l'assenza dello Stato in Gallura, soprattutto per quel che riguarda la gestione dell'alluvione, dei fondi, della ricostruzione e dei mancati risarcimenti. Non dimenticando, però, la possibile rinascita del territorio grazie al Mater Olbia e agli investimenti dei qatarioti.

"Siamo la Gallura delle opportunità - ha detto Idili -. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto il 15 % di crescita demografica. Nel nostro territorio convivono più di 50 etnie diverse. Abbiamo il turismo d'eccellenza, abbiamo la Costa Smeralda. Non ci mancano infrastrutture di livellocome porti ed aeroporti. La qualità della vita è indiscussa ed è stata sancita da un sondaggio del Sole24Ore. In questo territorio verranno fatti 3 miliardi di investimenti. E' un vero piano di rinascita. Rompiamo gli indugi. Siamo di fronte ad una svolta. È un'azione di sistema. Ogni portatore d'interesse deve fare la sua parte. Sull'alluvione c'è stato un colpevole ritardo. Dove è lo Stato? La Regione deve alzare la voce! La Cisl continuerà a gridare nelle sedi preposte per gli alluvionati".

E non è mancato nemmeno un accenno al Tag, il Tavolo Associazioni Gallura, ormai l'unico presidio in un territorio senza istituzioni. "Il Mater potrebbe rappresentare una soluzione in prospettiva. Un altro miliardo verrà investito per il ripensamento della Costa Smeralda - ha detto Idili -. Abbiamo dato vita ad un tavolo di collaborazione nel vuoto istituzionale. Lavoriamo insieme nonostante le diversità. Questo è un esempio autorevole di unità. La Cisl Gallura è pronta. La forza delle idee ci sosterrà nel cammino".

Sulla stessa linea di pensiero anche Oriana Putzolu, segretario generale Sardegna, che ha fortemente chiesto un impegno più concreto da parte della Giunta Pigliaru.