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Cronaca

Arzachena, omicidio Zeneb: rimangono in carcere gli indagati

Arzachena, omicidio Zeneb: rimangono in carcere gli indagati
Arzachena, omicidio Zeneb: rimangono in carcere gli indagati
Olbia.it

Pubblicato il 19 September 2018 alle 17:40

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Arzachena, 19 settembre 2018 - Novità sul femminicidio di Badir Zeneb: la donna di origine marocchina uccisa lo scorso mese di luglio nel Comune di Arzachena.

Nei giorni scorsi il Tribunale del Riesame di Sassari ha rigettato la richiesta discarcerazione avanzata dai legali di Hassissou Jalal ed El Kherad Soufyane,rispettivamente di 40 e di 36 anni e di origine marocchina, ritenuti responsabili dell’omicidioaggravato, in concorso tra loro, di Badir Zeneb, donna di 34 anni, loro connazionale: lo rende noto il Comando Provinciale dei Carabinieri.

"Anche il “Riesame”, come in precedenza il Giudice del Tribunale di Tempio Pausania, ha concordato con l’attività di indagine svolta dai Carabinieri della Sezione Operativa delReparto Territoriale di Olbia e della Stazione di Arzachena, e diretta dal PubblicoMinistero del Tribunale di Tempio Pausania, che, sotto il coordinamento del ProcuratoreGregorio Capasso, ha personalmente presieduto l’attività delicata svolta dai militari", si legge nella nota stampa dell'Arma.

I fatti iniziano la notte del 23 luglio, quando la donna viene portata al Pronto Soccorso di Olbia in gravi condizioni a causa di una presunta caduta e i sanitari avvertono della circostanza i Carabinieri.

"I primi e immediati accertamenti condotti dai Carabinieri hanno subito evidenziato delle anomalie in contrasto con il racconto deidue. Da qui ne è seguita una incessante attività investigativa, senza soluzione dicontinuità, che poche ore dopo, precisamente nella nottata del 24 luglio 2018, hapermesso di eseguire il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dal PubblicoMinistero della Procura di Tempio Pausania, nei confronti dei due accusati del brutale fattodi sangue - prosegue la nota dei Carabinieri -.Purtroppo, nella stessa giornata, la donna, che era entrata in coma irreversibile poco dopoil ricovero in Ospedale, è deceduta per le gravissime lesioni causate dalle ripetute eviolente percosse ricevute".

"La decisione del Tribunale del Riesame di Sassari conferma la ricostruzione effettuataattraverso l’attività investigativa che si è svolta senza soluzione di continuità e l’efferatezzadel fatto", concludono i Carabinieri.

Ora spetterà al processo stabilire le effettive responsabilità di quanto avvenuto.