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Arzachena, centro storico: ecco gli incentivi per gli esercenti

Arzachena, centro storico: ecco gli incentivi per gli esercenti
Arzachena, centro storico: ecco gli incentivi per gli esercenti
Olbia.it

Pubblicato il 17 March 2018 alle 09:08

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Arzachena, 17 marzo 2018 -L’amministrazione comunale di Arzachenatraccia le linee guida perincentivarel’occupazione e lo sviluppo delle attività delcentro storico. Un disciplinare di10 articoliapprovato dalla giunta guidata dalsindaco Roberto Ragneddapone le basi per l’attribuzione di uncontributomassimo di 3 mila euroe il cui importo definitivo annuale da assegnare ai singoli beneficiari sarà determinato in base a dei requisiti e limiti massimi.

L’iniziativa fa parte di una serie di interventi del Comune finalizzati alla promozione del vecchio quartiere, luogo identitario che, come accade in tanti centri del resto d’Italia, più di altri risente della crisi economica e dei cambiamenti radicali nei comportamenti di acquisto dei consumatori.

«L’incentivo consiste nell’erogazione di un contributo alle imprese localizzate nel perimetro del centro storico per l’anno di riferimento della domanda di ammissione e per i successivi tre anni - spiega ilvicesindaco e assessore al Bilancio, Cristina Usai-. Il contributo dovrà essere investito perl’acquisto di beni e serviziallo scopo di stimolare il rinnovamento delle attività, sostenere l’occupazione e i bilanci degli esercenti che investono nel vecchio quartiere mantenendolo vitale e attrattivo per residenti e turisti. Questo è un progetto pilota, contiamo di estenderlo anche ai borghi diCannigione, Baia Sardinia e Porto Cervo, Liscia di Vacca e Abbiadori».

Una condizione fondamentale per la concessione del contributo èl’assenza di slot machinenei locali.«Questo requisito è in linea con il progetto teatrale di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo “Rovinarsi è un gioco” in programma il 22 e 23 marzo all’auditorium comunale»spiega ancora il vicesindaco.

L’importo dell’incentivo non potrà comunque superare la sommatoria dei tributi comunali (Imu, Tari, Tosap, imposta sulla pubblicità), dovuti dalla singola azienda al Comune nell’anno solare.