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Anche la Lega Nord si presenta. "Vogliamo ridare sicurezza e dignità"

Anche la Lega Nord si presenta.
Anche la Lega Nord si presenta.
Olbia.it

Pubblicato il 20 April 2011 alle 13:36

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Fazzoletti verdi nel taschino. Sono in perfetto “stile lega” i candidati del partito da poco sbarcato sull'isola. Le pareti della sede sono tappezzate di manifesti. «Padroni a casa nostra» recitano. Il simbolo è riadattato al contesto regionale, c’è un nuraghe oltre che Alberto Da Giussano. Ma la Lega Nord ancoranon èuna realtà radicata nel territorio. «La gente ci guarda con diffidenza, ma certe volte anche con simpatia – dice il candidato sindaco Giovanni Puggioni - Non dipende dalla questione del razzismo, perché la Lega non è razzista, ma noi dobbiamo pensare prima ai nostri problemi, poi a quelli degli altri». Comunque sia, la Lega Nord Sardinia è riuscita a metter su una lista di ventotto nomi, anche se correrà da sola. L’alleanza con il centrodestra, infatti, è stata scartata dallo stesso Settimo Nizzi, il quale ha preferito l’accordo con il Psd’Az.

«A Olbia c’è un clima teso in questa campagna elettorale, noi vogliamo dare un segnale di sicurezza e di tranquillità». Esordisce così il candidato sindaco Giovanni Puggioni, 62 anni, ex ufficiale della Brigata Sassari in pensione. «Ci sono animi troppo accesi, è un clima che non porta serenità alla comunità». Il programma per Olbia, non è articolato e complesso come quello dei candidati maggiori. «La nostra priorità è ridare dignità, certezza e sicurezza ai cittadini. In questa campagna elettorale ci sono persone che abbassano la testa per una promessa di lavoro. Il voto qui non è completamente libero. Dopo aver risolto questi problemi primari, si penserà al decoro cittadino e alle opere». Per quanto riguarda l’assetto politico cittadino, i leghisti non si sbilanciano troppo. «In un eventuale ballottaggio chiederemo ai nostri elettori di andare tutti al mare – metaforizza il candidato – Noi vogliamo lavorare con chiunque sottoscriva un patto basato sulla legalità e sulla moralità». Infine, il discorso ricade sul tema più caro ai leghisti: il Federalismo. «La città di Olbia, al contrario del resto del Sud Italia, gioverà tantissimo dal piano da noi voluto. La Sardegna, inoltre, è una regione molto ricca. Il problema è che si spende troppo per l’apparato pubblico, per noi basta risparmiare».