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Cronaca

Amref. Nuova impresa per Gambella e Marchesini

Amref. Nuova impresa per Gambella e Marchesini
Amref. Nuova impresa per Gambella e Marchesini
Olbia.it

Pubblicato il 08 June 2015 alle 16:31

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Olbia, 08 Giugno 2015 - Centoventotto miglia marine con la sola forza delle braccia, contro le correnti del mare, la salsedine, il vento, il sole che picchia sulla testa, i limiti della disabilità.

Dal 21 giugno, Francesco Gambella, 41 anni, record man di kayak estremo, torna a far parlare di sé con una nuova impresa solidale dal doppio risvolto sociale: la Ostia – Porto San Paolo Kayak Expedition a sostegno di Amref e contro ogni barriera fisica e mentale.

Una nuova sfida che, a differenza degli ultimi record estremi in giro per il mondo del canoista romano naturalizzato ad Olbia, questa volta si gioca in due.

Ad affiancarlo nella lunga traversata ci sarà Riccardo Marchesini, 51 anni, campione paraolimpico di canoa, vittima di un grave incidente in moto che, all’età di 17 anni, gli ha provocato la perdita di una gamba. Ma non la voglia di lottare e sfidare i limiti della disabilità, con la partecipazione a gare che lo hanno portato a vincere un titolo mondiale, uno europeo, nove Italiani, una medaglia d’oro al valor sportivo del Coni e a diventare, egli stesso, istruttore di canoa per disabili.

Fino a mettersi un’altra volta in discussione con quello che, proprio per lui e per l’intera “categoria” dei canoisti diversamente abili, rappresenta un primo record assoluto di traversata in mare long distance, oltreché un’importante occasione per accendere i riflettori sul mondo della disabilità e sull’abbattimento delle barriere.

I due, divisi da evidenti differenze fisiche (anche Gambella, in tenera età, è stato sottoposto a delicatissimo intervento per una malformazione all’intestino), ma uniti dalla passione per la disciplina della canoa e dalla particolare sensibilità verso il mondo del sociale, attraverseranno il Tirreno con la sola forza delle braccia e l’unico comfort di una barca appoggio – guidata da un altro record man, lo skipper Tullio Picciolini – che fungerà da ristoro nelle poche ore di sonno in notturna, per l’alimentazione e per qualche checkup medico.

La partenza per l’impresa è prevista per le 09.00 del 21 giugno dalla sezione della Lega Navale del lido di Ostia, postazione dalla quale, esattamente 21 anni fa, Gambella diede vita alla sua prima sfida contro il mare a sostegno di Telethon e l’inizio di una carriera sportiva estrema per dar voce a chi non ne ha. L’arrivo, il 23 mattina, a differenza del passato, non sarà ad Olbia, ma a Porto San Paolo, la cui Amministrazione comunale (di Loiri Porto San Paolo) ha condiviso da subito, logisticamente e con un contributo importante, l’iniziativa.

A distanza di quattro lustri, infatti, i due sportivi rievocheranno la sfida col mare per sostenere il progetto Stand Up for African Mothers di Amref, organizzazione non governativa della quale Gambella è testimonial dal 2006 e per la quale ha portato a termine quattro imprese estreme, come il Giro d’Italia in canoa del 2007, la Malindi Mombasa del 2008, la Lake Victoria Kayak Expedition del 2010 e la Zanzibar Kayak Expedition del 2011.

Proprio nella tre giorni che partirà il 21 giugno prossimo, Gambella e Marchesini cercheranno di focalizzare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica sulla delicatissima tematica della mortalità post parto che ancora oggi, in Africa, causa 162 mila decessi all’anno e, di conseguenza, lascia senza mamma un milione di bambini.

Obiettivo della raccolta fondi collegata all’impresa – che avrà il patrocinio della Federazione Italiana Canoa Kayak e dell’Expo - sarà quello di finanziare la formazione, entro il 2015, di 15.000 ostetriche in 13 Paesi: Angola, Burundi, Lesotho, Malawi, Mozambico, Rwanda, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia, Etiopia, Senegal e Kenya. Paesi nelle cui aree remote non esistono infrastrutture scolastiche per un’apposita formazione.

Da qui il progetto di Amref che, dall’inizio dell’anno, tiene i corsi attraverso una specifica piattaforma e-learning chiamata Virtual Training School (AVTS), che renderà accessibile a tutti - sia economicamente che geograficamente - la formazione continua con metodi innovativi. Una volta istruita, ogni ostetrica sarà in grado di assistere 500 donne ogni anno e far nascere, in condizioni di sicurezza, centinaia di bambini, contribuendo, così, alla riduzione della mortalità materna in Africa per una stima pari al 25%.

Al termine dell’impresa, nella sede dello Yacht Club di Porto Rotondo, del quale Gambella è socio onorario, verrà organizzata una festa di beneficenza con vendita di gadget, magliette e dei due surf ski utilizzati per la Ostia – Porto San Paolo, che saranno donati in cambio di un’offerta di importo pari al valore degli stessi.

Qualche dato sull’impresa: 2 surf ski di diversa concezione 3 giorni di percorrenza 18 ore al giorno la media di sforzo in mare 70 al minuto i colpi di pagaia 4 litri di acqua al giorno a testa con integratori 5 tipi di alimenti consentiti: carboidrati in polvere, maltodestrine, frutta secca, miele, barrette energetiche 5 membri a bordo della barca appoggio: uno skipper, un marinaio, un medico, un fotografo, un giornalista 5 membri dello staff a terra: un preparatore atletico, un nutrizionista, 3 addetti alla comunicazione

Altri record di Francesco Gambella: Olbia Ostia, anno 1994 - 128 miglia Corsica Ostia, anno 1997 - 142 miglia 25 ore no stop sull’Eur, anno - 1997 - 223 km Messico Cuba, anno 2000 - 168 miglia Mondiali di canoa polinesiana – Bora Bora 2002 25 ore no stop sull’Eur, anno 2004 – 231 km