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Cronaca

Amore malàidu

Amore malàidu
Amore malàidu
Vanna Sanciu

Pubblicato il 06 March 2016 alle 10:48

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Olbia, 06 Marzo 2016-Amore malàidu, amore malato. "Quasi 7 milioni di donne, in Italia, avrebbero subìto nella loro vita violenza fisica o sessuale, secondo un’indagine effettuata nel 2014 da Istat e Ministero per le pari opportunità. A commettere le violenze più gravi, sono soprattutto i partner o gli ex partner. L’indagine Istat non presenta solamente dati negativi. Negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%. Questo risultato - secondo il Ministero e l’Istat - è frutto di una maggiore informazione, del lavoro sul campo, ma soprattutto di una migliore capacità delle donne di prevenire e combattere il fenomeno anche grazie a un clima sociale di maggiore informazione e condanna sulla violenza. Per arginare il problema occorrono leggi, protezione, ma soprattutto nuovi modelli culturali ed educativi significativi, e in questo la scuola e la famiglia, a mio avviso, devono e possono fare tanto. Noi genitori, ma in particolare noi donne, madri di figli maschi abbiamo il dovere di sensibilizzare i nostri ragazzi educandoli al rispetto della donna fin dalla più tenera età. Amore malàidu A su comintz'est comente possessu, s'apentu posca est finas maltratu, s'amante padronu mai atatu, nàrrere nono mai est cuntzessu. Gelosu finas de s'abba chi bufat, issa s'abbizat ch'est mal'ingannu, si podet fuit, ma giughet s'afannu, in donzi bicu in presse l'atzufat. S'amante tupat feridas orijas, su vile perdet teraca e ventàgliu, s'imbenujat, atrogat s'imbàgliu, ca issa l'amat non bidet sas pijas. Pro recuida b'at cantone noa, in coro malu b'est sa raighina de un'idea semper in faddina, de mal'incrinu marranu dat proa. De libbertade non s''idet bandera, solu resolzas semper arrodadas, a primu pìulu sunt già puntadas, si narat bah la faghet a bisera. Ite si narat gridamus a forte: est un' istratzu de sàmbene brutu, est unu male chi 'atit corrutu, s'umanidade giughet a sa morte. Nos ant feridu cun mala manera, cussos inculvos no ant piedade, chelveddos bonos in comunidade, su male sanent e torret s'ispera. ©Vanna Sanciu Terranoa, su ses de Martu duamiza e séighi Traduzione Amore malato Dall'inizio della relazione, lui considera la donna una sua proprietà, poi il gioco perverso prosegue con i maltrattamenti; l'amante padrone non è mai soddisfatto, la sua donna non deve mai permettersi di contraddirlo.//Lui è geloso fino all'esasperazione, persino "dell'acqua che lei beve"; lei si rende conto che non è amore, ma è soltanto un inganno; prova a fuggire, ma è sempre in affanno poiché lui la insegue e l'acciuffa in qualunque luogo si sia rifugiata.//L'amante ferita vuole guarire, il vile perde "la serva e il ventaglio", s'inginocchia, ammette di aver sbagliato e furbescamente la convince a tornare.//Al rientro "la musica" cambia, nel cuore del suo uomo ha messo radici fin dalla più tenera età, una concezione sbagliata del rapporto con la donna, e il violento dà nuovamente prova della sua cattiveria.//Non si vede mai "sventolare la bandiera della libertà ", ma solo "pugnali ben affilati" che ad ogni "pigolìo" sono puntati contro e, se lei osa "sollevare la testa", lui l'aggredisce. //Il nome di questo scempio diciamolo pure a voce alta: è uno straccio sporco di sangue, è un male che arreca lutti, porta l'umanità alla morte.//Ci hanno ferito in un modo terribile, quei miserabili non hanno pietà, le persone buone e gli studiosi della nostra comunità, guariscano questo morbo e torni la speranza. Vanna Sanciu Glossario Apentu: gingillo, giocattolo, giochetto, gioco, ninnolo, svagamento, svago, trastullo. Comintzu: inizio, principio. Atatu: sazio. Bufare: bere. Abbizare: accorgersi. Bìcu: spigolo." In donzi bìcu": da per tutto. Tupare: tappare,turare. Orija: orecchio. Teraca: sèrva. Imbenujare: inginocchiarsi. Atrogare: ammettere, confessare. Imbagliu: sbaglio. Pija: piega. Recuida: riéntro Raighina: radice. Faddina: sbaglio, errore. Malu incrinu: cattivèria. Marranu: vile, codardo, timido. Resòlza: coltello Arrodadu: arrotato. Pìulu: pigolío Bisera: beffa, vergogna. (Fagher a bisera: malmenare) Istratzu: straccio. Corruttu: lutto. Inculvu: malvagio. Chelvéddu: cervello. Ispera: speranza. I dati relativi alla violenza sulle donne in italia sono tratti da un articolo di Rosalba Miceli , pubblicato nella sezione Tutto Scienze del giornale La Stampa , in data 23/10/2015