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Cronaca

Ambulatori Ex San Raffaele ospitati dalla ASL

Ambulatori Ex San Raffaele ospitati dalla ASL
Ambulatori Ex San Raffaele ospitati dalla ASL
Angela Galiberti

Pubblicato il 13 October 2014 alle 14:31

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Olbia, 13 Ottobre 2014 - Nonostante le difficoltà incontrate con le banche, il progetto ex San Raffaele continua ad andare avanti. Questa mattina, ad Olbia, il sindaco Gianni Giovannelli ha incontrato Giovanni Antonio Fadda (direttore generale Asl numero 2 di Olbia), Lucio Rispo (responstabile per l'Italia della Qatar Foundation Endowment) e la dottoressa Maria Osti (rappresentante dell'ospedale Bambin Gesù di Roma). Un incontro importantissimo perché sancisce senza se e senza ma l'apertura del nosocomio privato a prescindere dalla struttura costruita al di là del fiume Padrongianus. "Durante l’incontro si è approfondita la possibilità che, fin da subito e prima dell’apertura del nuovo Ospedale ex San Raffaele, Qatar Foundation Endowment e Ospedale Bambin Gesù istituiscano in Olbia, all’interno del nuovo ospedale, alcuni ambulatori a servizio della collettività olbiese e gallurese in genere - recita la nota stampa ufficiale del Comune di Olbia -. Sul punto si è incontrata ampia disponibilità della ASL che, tramite il suo Direttore generale, fornirà collaborazione nelle fase di individuazione e studio delle specialità che possono essere attivate. L’interesse principale è per il momento rivolto alla neonatologia e alla prevenzione del tumore al seno. In contemporanea partirà anche il centro per la gestione del servizio di telemedicina. In un prossimo incontro si affronteranno i dettagli tecnici delle richieste e delle disponibilità di spazi". Con questo escamotage sarà possibile iniziare sin da subito l'attività sul territorio e provvedere, nel frattempo, a cercare un'eventuale alternativa ai terreni e alla struttura che, ancora, non sono nella piena disponibilità della Qatar Foundation. Durante l'incontro di questa mattina, infatti, il sindaco Giovannelli ha illustrato a Lucio Rispo le disponibilità ricevute da diversi soggetti che si sono dichiarati pronti a mettere a disposizione dei terreni per costruire un nuovo complesso ospedaliero.