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Cronaca

Alluvione, ponte Loddone chiuso: ma le auto ci passano lo stesso

Alluvione, ponte Loddone chiuso: ma le auto ci passano lo stesso
Alluvione, ponte Loddone chiuso: ma le auto ci passano lo stesso
Angela Galiberti

Pubblicato il 27 December 2013 alle 17:41

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ponte-loddone-loiri Olbia - Incoscienza, disperazione oppure semplice disobbedienza civile? Difficile rispondere a questa domanda, ma di sicuro vedere auto circolare senza problemi sul ponte Loddone non è uno spettacolo edificante, soprattutto perchè quel ponte è chiuso al traffico dal 18 Novembre. L'alluvione del 18 Novembre. L'onda di piena che si abbattuta sulla piana alluvionale di Olbia non ha colpito solo il centro abitato, ma anche le campagne che circondano la città, in particolare quelle percorse dal fiume Padrongianus: un corso d'acqua vero e proprio che lambisce, tra l'altro, anche la pista dell'aeroporto Costa Smeralda. La piena trasportata dal fiume Padrongianus, quel maledetto lunedì di Novembre, ha danneggiato seriamente il ponte Loddone che si trova sulla strada che collega Olbia a Loiri, Berchiddeddu, Padru e tutte le loro frazioni. L'acqua, con la sua forza, ha minato la sabilità del ponte: uno dei pilastri ha spostato il suo asse all'indietro sbilanciando tutta la struttura. Dal punto di vista visivo, il ponte Loddone post-alluvione sembra una lamiera ondulata: il che non ispira certo sicurezza. Da sotto, lo spettacolo è anche peggiore perchè solo guardando i pilastri si capisce bene cosa è successo quel lunedì. Lo stato delle cose. Attualmente, a più di un mese dall'alluvione, il ponte Loddone è fermo al 18 Novembre: nessuno ha pulito la sede stradale, nessuno ha pulito il letto del fiume, nessuno ha messo in sicurezza l'opera. Per passare oltre il ponte basta semplicemente spostare un po' le transenne e avventurarsi sopra lo strato più liscio della carreggiata, quello che secondo gli impavidi automobilisti sembra essere il posto più sicuro dove mettere le ruote. La foto di copertina, nella quale è stata ripresa una Fiat Panda mentre attraversa il ponte Loddone, è stata scattata intorno alle 11:40 del 27 Dicembre. In pochi minuti, sul Ponte Loddone sono transitate 2 auto (una Panda, un Suv) e una persona a piedi. Il tutto in barba ai divieti di circolazione. Loiri e i paesi limitrofi, isolamento e crisi economica. Per i cittadini che abitano oltre il ponte Loddone, questa interruzione alla circolazione stradale è solo l'ultima di un lungo elenco. Il primo problema, fortunatamente risolto, è stato il ponte sul rio Padrongianus sulla SS 125. Poi ci si è messa la Olbia-Sassari, che ha chiuso l'ultimo tratto della strada provinciale tra Olbia e Loiri costringendo i residenti a una vera e propria “circumnavigazione”. Infine, ecco il ponte Loddone che ha complicato ancora di più le cose. I loiresi (e non solo) sono costretti a prendere la quattro corsie 131 DCN o a passare per Enas. Un salasso di chilometri e benzina se si considera che la via tradizionale è lunga poco più di 10 km, mentre le alternative sono lunghe quasi il doppio. Questo stato di cose non sta assolutamente facilitando la popolazione che vive al di là del ponte Loddone. La crisi economica, in paesi così piccoli, fa molto male: a Loiri le piccole attività presenti sono tutte a rischio. Bretella o rifacimento del ponte? Al momento sono due le ipotesi in campo: ripristinare il ponte Loddone o concretizzare il famoso progetto della bretella sulla 131DCN. La soluzione più veloce sarebbe quella di consegnare tutto al Genio militare, capace di mettere in piedi ponti solidissimi in pochissimi giorni. Ma, come spesso accade, la soluzione più semplice e veloce non sempre viene presa in considerazione. E intanto la popolazione medita il da farsi.