Olbia - Si è conclusa da pochi minuti la visita del minitro per l'Ambiente,
Andrea Orlando. Il ministro, arrivato in Sardegna ieri pomeriggio, ha fatto un sopralluogo nelle zone più colpite dall'alluvione che lunedì scorso ha devastato 60 comuni sardi. "Le visite di un ministro rallentano il lavoro - ha detto Orlando -
ci siamo promessi di tornare prima della fine dell'anno per discutere delle problematiche non inerenti strettamente l'emergenza". In questo momento, una delle emergenze da risolvere riguarda l'inquinamento delle acque e del golfo. "Come Ministero affiancheremo all'Arpa Sardegna il nostro istituto Ispra per verificare la qualità delle acque - ha continuato Orlando -
abbiamo già chiesto all'Arpa un rapporto completo".
L'attenzione all'inquinamento ambientale è massima. Nei giorni scorsi, la Capitaneria di Porto insieme all'Arpa ha controllato i fiumi fino alla foce facendo i dovuti
campionamenti. Il pericolo inquinamento c'è ed è reale, tant'è che si temono conseguenze nefaste sul piano ambientale sia nei fiumi sia a mare. Altra problematica sulla quale ci si sta muovendo in fretta è la gestione dei rifiuti. Sulle risorse, Orlando è stato molto preciso.
100 milioni sono pronti con coperture già individuate, altri 50 - arrivati dal fondo Anas - sono destinati alla progettazione avanzata. Il primo obiettivo è uscire dall'emergenza e sanare le situazioni a rischio. Ma lo sveramento a mare di inquinanti è uno dei problemi che preoccupano di più tutti, in particolare il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli. "Se nei mari si dovessero sversare inquinanti - ha detto Giovannelli - avremmo per le mani un problema molto serio e grave. Bisogna trovare le risorse per questo problema". Dopo l'incontro con la stampa, Orlando ha incontrato il
Consorzio dei mitilicoltori olbiesi. Gli allevamenti di cozze sono stati pesantemente dannegiati dalla piena che si è riversata a mare.
