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Cronaca

Alluvione. La rinascita di Olbia passa dai giovani

Alluvione. La rinascita di Olbia passa dai giovani
Alluvione. La rinascita di Olbia passa dai giovani
Paolo Ardovino

Pubblicato il 03 October 2015 alle 20:00

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Olbia, 3 ottobre 2015 - SpaccaOlbia, la città è divisa in due: da una parte strade malmesse e abitazioni infangate, sudore e fatica, dall'altra è tornata la normale routine, il sole batte forte e i ragazzi ne approfittano per un giro. Non tutti, anzi. Ancora una volta il motore della rinascita sono i giovani olbiesi: gli angeli del fango. Zona Baratta è, assieme Isticadeddu, la parte della città messa più in ginocchio dal ciclone di questi giorni, e per le strade spiccano alcuni gruppetti di ragazzi e ragazze, tutti hanno in mano secchi, pale o scope. Nicola è un po' titubante ma si convince a fermarsi un attimo e, con l'espressione stanca, conferma: "sto aiutando da stamattina, mi sembrava il minimo scendere in strada e dare supporto". Si ributta quindi a capofitto in casa, ma pochi metri più avanti alcune ragazze camminano con tute e maglie ricoperte di fango. Nessuna di loro vuole parlare, chi per timidezza chi perché sconvolta. Daniele invece si ferma: "Sono due pomeriggi che do una mano. Due anni fa l'attività dei miei genitori in via Gran Bretagna (dietro Stadio B. Nespoli, ndr) ha subito grossi danni, ma grazie ai ragazzi venuti ad aiutare abbiamo potuto riaprire dopo poche settimane - rivela Daniele -. È per questo che capisco la condizione di questa gente, giustamente arrabbiata e desolata".

In queste occasioni non mancano gli attacchi verso amministrazione comunale ed enti provinciali, polemiche che però spesso scoppiano un po' alla rinfusa; è dello stesso parere Daniele, che dice: "In questi giorni si dà la colpa al sindaco ma lui non lavora da solo, è affiancato da tanti collaboratori. Il fatto è che la gente ha bisogno di trovare un Capro espiatorio a cui addossare le colpe, e in questi casi il Sindaco viene visto come un tiranno. È solo un caso che in entrambe le alluvione si sia trovato Giovannelli, se ci fosse stato qualcun altro non credo sarebbe cambiato molto" Infine arriva la (doverosa) frecciata nei confronti degli pseudo-volontari. "Altri giovani si mischiano nella folla e fanno finta di rimboccarsi le maniche, ma in questi casi si vede chi lavora davvero e chi solo per poter dire di averlo fatto".