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Cronaca

Alluvione, Isticcadeddu si sente abbandonata. Tilocca: aiutateci

Alluvione, Isticcadeddu si sente abbandonata. Tilocca: aiutateci
Alluvione, Isticcadeddu si sente abbandonata. Tilocca: aiutateci
Olbia.it

Pubblicato il 28 November 2013 alle 18:53

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Olbia - Si sentono soli e abbandonati, gli abitanti di Isticcadeddu. Le loro case sono state ripulite dall'onda di piena e loro, i cittadini del quartiere periferico di Olbia, non hanno nulla che possa aiutarli nel ricevere informazioni. Gli alluvionati di Isticcadeddu non hanno più computer, radio, televisori e telefoni e non sanno come fare. Per loro, il Centro operativo comunale, la Protezione Civile e i centri di smistamento e raccolta sono organismi evanescenti che, nella realtà concreta di tutti i giorni, non esistono. "Vorremmo che qualcuno ci aiuti - ha detto Antioco Tilocca, presidente del Comitato di quartiere - perchè noi non sappiamo a chi rivolgerci. Siamo totalmente abbandonati". Il deficit informativo della Città di Olbia si vede anche da queste piccole cose: in un mondo che corre veloce, non avere il pc equivale ad essere isolati. E poco importa se le ordinanze, gli avvisi, i numeri di telefono corrono veloci su Facebook: chi ha la casa distrutta ragiona con carta e penna, più che con pixel e bytes. "Abbiamo creato un modulo - ha detto Tilocca - con questo passiamo casa per casa e segnamo le esigenze di ogni famiglia. I primi compilati li abbiamo dati alla Croce Bianca due giorni fa". L'acqua potabile. Le cose che non vanno a Isticcadeddu sono tante e non riguardano certo solo gli aiuti a singhiozzo. Il problema principale è l'acqua. Isticcadeddu è rifornita di acquada un potabilizzatore che si trova a Maltana. Il potabilizzatore consiste in vasce di decantazione e somministrazioni di cloro. Spesso l'acqua di Isticcadeddu non potabile al 100%, alle volte bisogna bollirla per usarla. Ma da quando c'è stata l'alluvione, si può usare solo per i sanitari. In teoria, essendo un quartiere colpito dall'alluvione, dovrebbero arrivare le autobotti con l'acqua potabile, ma per adesso niente di tutto ciò è stato fatto. Il quartiere chiede acqua potabile, punto e basta. La ricostruzione. Altra questione importante riguarda la ricostruzione. Durante l'esondazione del fiume, tutti i sottoservizi sono stati portati alla luce. I cittadini hanno notato i lavori di ripristino, ma secondo loro questi lavori non sono stati fatti a regola d'arte. Le fogne, in particolare, sarebbero state ripristinate con una pendenza sbagliata che, col tempo, potrebbe portare al blocco delle tubature. Stesso discorso per i corrugati dell'illuminazione pubblica, che secondo i cittadini avrebbero dovuto essere sostituiti. Sul ponte di via Vittorio Veneto, Isticcadeddu non si pronuncia ma le previsioni non sono rosee. "Abbiamo parlato con dei dipendenti comunali che erano qui per un sopralluogo - ha detto Tilocca - ci hanno detto che, dato che è tutto in mano alla Protezione Civile, ci vorrà almeno un anno. Speriamo che si sbaglino". Per il ponte era pronto un progetto di riqualificazione.