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Cronaca

Alluvione, il doppio salvataggio di Maria Rocca

Alluvione, il doppio salvataggio di Maria Rocca
Alluvione, il doppio salvataggio di Maria Rocca
Angela Galiberti

Pubblicato il 23 November 2013 alle 13:30

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maria-rocca2 Olbia - Maria Rocca, zona sperduta e semi-sconosciuta: anche qui è arrivata l'onda di piena e la disperazione che si è portata dietro. Ma anche qua la mano dell'uomo, per parafrasare il vescovo Sanguinetti, è dietro ogni singolo piccolo e grande disastro. A Maria Rocca, nella bella scuola elementare, si è rischiata la strage. Nessuno ha chiuso le scuole quel tragico lunedì di novembre. Alle 15 del pomeriggio, l'istinto degli insegnanti e dei genitori ha la meglio su tutta la burocrazia. Le vie che circondano la scuola sono già allagate quando i genitori arrivano per prendere in fretta e in furia i loro bambini spaventatissimi. Una di quelle mamme l'abbiamo incontrata per caso ieri mattina nel cortile di Maria Rocca. "Il Giornale di Olbia" documentava il disastro, lei cercava una porta aperta. "Sa mica se è aperto? Mia figlia è disperata, piange tanto. Lunedì ha dimenticato lo zainetto a scuola". Così le abbiamo chiesto di raccontarci cosa ha vissuto. "E' solo grazie al nostro istinto se i bambini stanno bene, nessuno ha comunicato cosa stava succedendo e nessuno ha chiuso le scuole. Potevano farlo e non l'hanno fatto. Fortunatamente stiamo tutti bene, ma se non fossimo arrivati in tempo quell'onda di piena avrebbe portato via tutti i bambini". A quelle parole abbiamo guardato il livello raggiunto dalla piena: abbastanza per affogare dei piccoli cuccioli d'uomo in balia della forza dell'acqua. Attorno a Maria Rocca la distruzione è ovunque, specialmente nel secondo ingresso della scuola: lì è scoppiata la strada. Maria Rocca, scuola e quartiere, è costruita sopra uno dei tanti canali di Olbia. I canali che dovrebbero essere lasciati liberi di scorrere ed esondare, se fosse il caso. A Maria Rocca è arrivata talmente tanta acqua da sfondare la strada. In uno dei cortili invasi dalla piena, abbiamo incontrato un giovane residente. Ha 21 anni e, con le sue forze, ha salvato una signora. "Quando ci siamo accorti che c'era una signora nella scuola i bambini erano già andati via da tanto - ha raccontato il 21enne - le abbiamo detto di salire al secondo piano, ma lei è uscita ed è finita nella piena. E' arrivata alla ringhiera e abbiamo provato a salvarla. In quel momento c'erano anche i Carabinieri, che le hanno consigliato di arrampicarsi. Lei non ce la faceva, era una donna grande. Così l'abbiamo convinta ad andare verso la parte alta del cortile aggrappandosi alla ringhiera. Quando è arrivata nel punto più alto, ho preso una scala, sono andato sulla casetta in fondo e l'ho recuperata". Questo giovane uomo dalla pelle scura e gli occhi profondi, insieme alla sua famiglia, è riuscito a mettere in salvo anche i suoi cani. "Abbiamo avuto danni nella cantina - ha aggiunto il giovane olbiese - quando è arrivata l'acqua ci siamo messi a salvare le cose, poi abbiamo sentito i cani e siamo corsi fuori a prenderli. Erano molto spaventati".