Friday, 26 April 2024

Informazione dal 1999

Cronaca

Alluvione, gli studenti scendono in strada per aiutare gli olbiesi

Alluvione, gli studenti scendono in strada per aiutare gli olbiesi
Alluvione, gli studenti scendono in strada per aiutare gli olbiesi
Olbia.it

Pubblicato il 21 November 2013 alle 10:37

condividi articolo:

Olbia - Alle prime luci di ieri mattina di fronte ai Liceo classico e scientifico di Olbia si sono riuniti decine e decine di studenti, pronti a scendere in campo nelle zone più a rischio della città. A piccoli gruppi di 8-10 persone, i giovani si sono diretti in soccorso delle famiglie impegnate a ripulire le proprie abitazioni. «Commenti non c'è ne sono stati tanti, dal volto ti accorgevi del loro malessere. Gli sguardi pieni d'angoscia e disperazione» raccontano i ragazzi. Tanta la stanchezza, ancor di più il dispiacere di quei giovani ragazzi, abituati a vedere scene simili al Tg, e ora in aiuto della famiglia di turno; «Molti non ci hanno voluto, pensando allo sciacallaggio - raccontano, interpellati a fine giornata - altri ci hanno subito accolto». Adolescenti con scope e secchi in mano, al fianco della protezione civile e dell'esercito, come un montante che ha fatto crollare al tappeto chi non crede alla gioventù di oggi "troppo viziata e pigra", ragazzi e ragazze entrati nelle case stando attenti a non sporcarsi di melma, ricoperti di fango da testa a piedi a fine giornata. E pare che domani siano pronti a rifarlo. Poi c'è chi non ha potuto scendere in strada e dare aiuto, perchè ha visto la propria casa venire distrutta, perchè ancora non ci crede, perchè è da due giorni che toglie fango dalla camera e dalla cucina, dimenticandosi di tutto. «Solo alla casa, penso solo alla casa, non riesco a crederci, non m'importa della ragazza o della scuola, ora penso solo ad aggiustare tutto - dice Paolo, nascondendosi sotto un sorriso tanto forzato quanto triste - L'allerta era stata lanciata anche altre volte ma mai è successa una cosa del genere, l'acqua continuava ad entrare veloce da ogni parte... non riesco a descrivere come mi sento». Valentina invece abita in via Caboto, zona Isticcadeddu, dove l'alluvione ha colpito maggiormente. «Quella sera abbiamo provato a chiamare i soccorsi, le poche volte che squillava non rispondeva nessuno - racconta la giovane con un pizzico di polemica - la mia casa è proprio davanti un canale, ci ha scardinato tutta la vetrata e gli infissi della cantina». Valentina, così come Paolo, si sta occupando di ripulire la propria casa con amici e familiari, aspettando l'intervento della Protezione Civile. Una storia nella storia, quella delle giovani vittime di questa alluvione, ragazzi che da un giorno all'altro dormono a casa di parenti o son costretti ad usufruire degli aiuti offerti dal comune così come dalle parrocchie, come Sacra Famiglia e Sant'Antonio, dove hanno allestito veri e propri punti ristoro; c'è chi si vergogna, quando invece la vergogna dovrebbe essere buttata nel cestino. Paolo Ardovino